Mercoledì 24 Aprile 2024

Spray urticante tra la folla all’Ikea Mille evacuati: panico e intossicati

Milano, per gli inquirenti potrebbe trattarsi di una ’bravata’ nell’ora di punta. Tre giovani clienti portati all’ospedale

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di Francesca Grillo

CORSICO (Milano)

Spray urticante, forse per una bravata, tanta paura e evacuazione di massa all’Ikea. L’emergenza è scatta ieri, pochi minuti dopo le 13, all’interno del mega store di Corsico, alle porte di Milano. L’allarme è partito dal primo piano, reparto ristoro, dove si trova il bar e il ristorante della filiale del colosso svedese. Proprio nel momento di maggior afflusso dei clienti, gli addetti alla preparazione e il personale alle casse hanno iniziato a tossire e a respirare male. Poi i sintomi si sono diffusi a macchia d’olio in tutto il reparto, con i clienti che hanno cominciato a lamentare un intenso bruciore agli occhi. "All’inizio non avevamo capito di cosa si trattasse – ricorda un cliente –, abbiamo visto che le persone si muovevano di corsa verso l’uscita, portandosi le mani alla gola e con i fazzoletti sugli occhi".

In tanti hanno pensato a una bomba: la paura ha impedito di ragionare a mente lucida e nei primissimi istanti non si è compreso da cosa potesse essere dipeso l’allarme e la conseguente evacuazione. Le procedure per allontanare dal negozio tutti i presenti sono state subito attivate. Con i walkie-talkie il personale di Ikea ha iniziato a comunicare tra i diversi reparti, facendo defluire i clienti verso le uscite. I dipendenti, invece, già preparati ad affrontare le emergenze, hanno seguito le indicazioni e in pochi minuti oltre mille persone erano fuori dal negozio. Immediato l’arrivo dei vigili del fuoco di Milano che hanno evacuato l’edificio e controllato che nessuno fosse rimasto dentro. Sul posto, sono intervenuti anche due mezzi Nbcr, il nucleo dei vigili del fuoco che lavora in situazione complesse e pericolose, come le emergenze per intossicazioni da sostanze nocive. I pompieri hanno ispezionato l’intero edificio. Ancora da chiarire cosa possa aver provocato l’intossicazione da "dispersione nell’aria di sostanza irritante", spiega la relazione.

Sul posto, anche i carabinieri della Compagnia di Corsico che hanno messo in sicurezza l’area per consentire al personale del 118 di visitare chi presentava sintomi. In totale, sono state 10 le persone controllate dai sanitari. Per sette non è stato necessario il ricovero in ospedale, mentre tre sono state portate al pronto soccorso, ma solo per accertamenti sui sintomi. Sono una ragazza di 22 anni, un’altra di 24 e una donna di 35 anni. Tutte hanno manifestato sintomi da intossicazione: tosse, bruciore alla gola e difficoltà respiratorie, ma per fortuna nessuna si trova in condizioni critiche. Sono state portate negli ospedali milanesi in codice verde, per accertamenti. Si è attivato anche il sindaco Stefano Martino Ventura che ha "subito allertato la Protezione civile e sentito i vertici di Ikea per monitorare la situazione. Una delegazione di volontari ha verificato la situazione ma per fortuna non c’è stato bisogno di attivare le squadre: tutto è stato gestito perfettamente dalle forze dell’ordine e dal personale".

Tanta paura, ma tutto si è risolto nel giro di un’ora, con il personale tornato al lavoro e i clienti che hanno atteso di poter rientrare in negozio sotto il parcheggio coperto e all’ingresso del punto vendita. "Ikea conferma di aver prontamente attivato le procedure di sicurezza e informato le autorità competenti che sono intervenute sul posto – spiega in una nota il colosso svedese –. A seguito delle dovute verifiche, è stata disposta dalle autorità la possibilità di rientrare nello store. La priorità è sempre la sicurezza e la salute dei co-worker, clienti e fornitori e continueremo a collaborare con le autorità per identificare le cause dell’accaduto".

Sulla vicenda indagano i carabinieri di Corsico che stanno sentendo i testimoni. Fondamentali saranno anche le immagini degli impianti di videosorveglianza collocati all’interno e all’esterno del negozio. Ancora da chiarire l’origine della dispersione della sostanza. L’ipotesi più accreditata riconduce a una ragazzata: qualcuno potrebbe aver spruzzato dello spray al peperoncino, sostanza che si usa per autodifesa, altamente irritabile, con il solo scopo di creare scompiglio. Un po’ come era successo al centro commerciale Carrefour di Assago nel 2010, con centinaia di persone evacuate, o al mega store Fiordaliso di Rozzano nel 2012, sempre nell’hinterland milanese.