Spostamenti tra regioni, ecco il divieto-ponte. La Toscana rischia la zona arancione

Il governo Draghi potrebbe firmare la proroga prima della fiducia. Umbria e Ponente ligure verso il livello di pericolo rosso

Migration

Il fine settimana potrebbe portare a un giro di vite con il passaggio dell’Umbria dalla zona arancione alla rossa, della Toscana in zona arancione e il ponente ligure, sulla base di una ordinanza regionale, a una zona arancione o rossa. Decisivi saranno gli ultimi dati, che saranno elaborati dalla Cabina di Regia domani. Nel frattempo, lunedì scadrà il divieto di spostamento fuori regione e avendo deciso il governo uscente di lasciare l’onere al prossimo, è molto probabile che il gabinetto Draghi decida di prorogare il divieto al 5 marzo, probabilmente dopo aver giurato, nel fine settimana, e prima di aver ottenuto la fiducia in Parlamento. Procederà come da programma invece la riapertura della aree sciistiche nelle regioni in zona gialla, quindi escluso l’Alto Adige, a partire dal 15 febbraio.

Il presidente della Lombardia, Attilio Fontana, ha firmato l’ordinanza con cui riapre decorrere da lunedì 15 febbraio. Anche il presidente dell’Abruzzo, Marco Marsilio, ha firmato l’ordinanza per l’apertura dei comprensori sciistici dal 15 febbraio. Il governatore del Piemonte Alberto Cirio firmerà oggi un’ordinanza simile. In Val D’Aosta la riapertura dovrebbe invece slittare al 16 o al 17. Via libera il 17 febbraio, nella provincia di Trento.

Ieri sono stati 12.956 i nuovi casi di Coronavirus (+2,326 rispetto al giorno prima), un aumento che è anche figlio del numero record di 310.994 tamponi effettuati (martedì erano stati 274 mila). Un aumento reale però c’è, ancorché contenuto, e infatti l’indice positività sale dal 3,9% al 4,16%. Nelle ultime 24 ore si registrano altri 336 morti, in netto calo rispetto ai 442 del giorno prima),che portano il totale delle vittime a 92.338 da inizio pandemia. Scendono i ricoveri in terapia intensiva, dove a ora ci sono 2.128 persone (-15 da ieri). Sono 19.280 (-232 rispetto a martedì) i pazienti ricoverati con sintomi.

Contagi Covid stabili. "Ma incombono le varianti del Coronavirus"

Il lievissimo miglioramento generale, nasconde però difficili situazioni a livello globale. A rischio sono Umbria e Toscana, la prima venerdi potrebbe diventare tutta rossa, la seconda potrebbe diventare zona arancione. Il Ponente ligure (Ventimiglia, Bordighera e Sanremo) rischia di invece diventare zona rossa o arancione sulla base di un’ordinanza regionale che potrebbe essere firmata oggi: la Regione sta valutando gli ultimi dati Covid e poi deciderà. Fino al 21 febbraio, sulla base di una ordinanza regionale, sono già zona rossa tutti i comuni della provincia di Perugia e sei comuni della provincia di Terni: un allargamento all’intera regione è possibile anche in considerazione della situzione degli ospedali, ianche ieri ben oltre le soglie nelle terapie intensive (57%, sebbene un lieve miglioramento del 4%) e nei reparti ordinari (53%, -2%). A rischio anche la Toscana. "Il pericolo di andare in fascia arancione – osserva il Governatore Eugenio Giani – è oggettivo. I dati che trasmettiamo segnalano una salita graduale nel numero dei contagi, non allarmante, ma c’è".

Possibile anche l’aumento delle zone rosse o arancioni locali, già attive in molte regioni, ad esempio nell’intero Alto Adige e in 27 comuni del basso Molise. A rischio il Ponente ligure, Sansepolcro in Toscana e non solo: oggi il governatore dell’Abruzzo firmerà un’ordinanza con la quale i comuni di Pescara, Montesilvano, Spoltore e Francavilla al Mare verranno inseriti in zona arancione.