Dagli spostamenti ai ristoranti: le regole della zona arancione (che torna quasi ovunque)

Solo quattro regioni (Campania, Puglia, Valle d'Aosta e Sardegna) restano in rosso. Restrizioni allentate in Calabria, Lombardia, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Piemonte e Toscana. La guida con le regole principali e il modulo dell'autocertificazione in Pdf

Colori regioni, la mappa dell'Italia da lunedì 12 aprile 2021

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Roma, 11 aprile 2021 - Zona arancione quasi ovunque da domani, lunedì12 aprile, quando scatterà il cambio di colore delle regioni. Solo quattro (Campania, Puglia, Valle d'Aosta e Sardegna) restano in rosso e l'Italia comincia dunque a vedere la possibile ripartenza. Meno restrizioni quindi in Calabria, Lombardia, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Piemonte e Toscana. Queste si vanno ad aggiungere ad Abruzzo, Basilicata, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Sicilia, Umbria, Veneto, provincia di Bolzano e di Trento. Prosegue pertanto anche il rientro degli studenti nelle loro classi: saranno quasi 6,6 milioni gli alunni presenti a scuola sugli 8,5 milioni delle scuole statali e paritarie, 8 su 10.

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E si guarda anche alle riaperture. Una delle ipotesi vede il 19 aprile. La data circola in molte sedi politiche, ma Palazzo Chigi non conferma. Tutto dipenderà, come già spiegato dal premier Mario Draghi, dalla situazione epidemiologica e dal ritmo delle vaccinazioni (due fronti fra l'altro strettamente collegati). 

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Le regole principali della zona arancione

Autocertificazione

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Spostamenti

Uno dei principali cambiamenti rispetto alla zona rossa riguarda la possibilità di muoversi. In zona arancione è consentito spostarsi senza autocertificazione all’interno del proprio comune dalle 5 alle ore 22. Non si può uscire dal comune, né dalla regione senza comprovati (quindi con autocertificazione) motivi di salute, necessità, lavoro. Rimane comunque sempre consentito il rientro presso la propria abitazione, domicilio, residenza.

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Visita a parenti e amici

In zona arancione è consentito quindi, una volta al giorno, far visita a parenti e amici nello stesso comune di residenza, sempre negli orari in cui non vige il coprifuoco. Lo spostamento è consentito al massimo a due persone (minori di 14 anni, disabili e persone non autosufficienti non rientrano nel calcolo).

Seconde case

E' consentito – a meno che le regioni in cui si vuole andare non abbiano deciso diversamente – spostarsi nelle seconde case, anche fuori regione e anche se la destinazione si trova in zona rossa. E' autorizzato ad andare il nucleo famigliare convivente e solo se la casa è disabitata. Inoltre, vi si può recare solo chi dimostra di essere proprietario dell’immobile o affittuario da una data antecedente al 14 gennaio 2021.

Bar e ristoranti

Ecco il piano per riaprire bar e ristoranti

In zona arancione non si può consumare né all’interno di bar e ristoranti né nei pressi del locale. Rimangono però i servizi di consegna a domicilio e asporto con le seguenti regole: dalle ore 18 alle ore 22 è vietato l’asporto ai locali senza cucina (codice ATECO 56.3). Le Faq del governo spiegano che "la consegna a domicilio è consentita senza limiti di orario, ma deve comunque avvenire nel rispetto delle norme sul confezionamento e sulla consegna dei prodotti".

Negozi, parrucchieri, barbieri, estetisti

In zona arancione riaprono i negozi al dettaglio, i parrucchieri, i barbieri, i centri estetici rimasti chiusi in zona rossa. Nei giorni prefestivi e festivi sono chiusi i negozi all’interno dei centri commerciali, tranne le farmacie, edicole, tabaccai, parafarmacie, lavanderie, punti vendita di generi alimentari, fiorai, librerie.

Scuole

Le attività scolastiche si svolgono in presenza per i nidi, le scuole materne, le elementari e le medie. I licei invece adottano una forma mista: è garantita l’attività in presenza ad almeno il 50% e fino al 75% degli studenti, la percentuale rimanente resta in didattica a distanza, dad.

Sport

Restano chiuse palestre e piscine. Si può fare attività sportiva di base all’aperto all’interno del proprio comune. Si può andare in un altro comune qualora nel proprio comune di residenza non si possa svolgere la propria attività sportiva (se nel mio comune non c’è un campo da tennis, posso andare nel comune limitrofo che ce l’ha). Inoltre, se si vuole correre o andare in bicicletta è possibile “sconfinare” in un altro comune, purché lo spostamento resti motivato dall’attività sportiva.

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