Spostamenti, il pass non c’è. Le regole per vacanze, treni e traghetti

Per la nuova carta vaccinale serve un decreto. Restano validi i certificati di negatività o guarigione

Viaggi (foto di repertorio)

Viaggi (foto di repertorio)

L’Alto Adige è partito per primo con un Corona pass che da ieri consente l’accesso alle sale interne di bar e ristoranti, ma anche a cinema e teatri. Nel resto d’Italia le certificazioni covid per ora saranno usate invece soprattutto per la mobilità verso zone arancioni o rosse (qui la mappa dei colori d'Italia).

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Il green pass è già operativo?

Non ancora. Al momento il green pass creato dal decreto 22 aprile non è ancora nato: servirà un apposito dpcm, che dovrà stabilire le specifiche tecniche e i dati che dovranno essere inseriti nel documento. "Nelle more dell’adozione del decreto – dice l’articolo 10 del decreto 22 aprile – fanno fede le certificazioni verdi rilasciate a decorrere dalla data di entrata in vigore del presente decreto". Lo strumento potrebbe entrare in funzione nella seconda metà di maggio, ed essere utilizzato anche per sport e concerti oltre che per viaggiare. Ma oggi una card fisica (o una app) ancora non c’è.

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Quali certificati servono in attesa del green pass?

Per muoversi da e per regioni arancioni e rosse servono o la consueta autocertificazione di "comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute nonché per rientro a residenza, domicilio e abitazione" oppure "le certificazioni verdi. Che, in attesa del pass, sono, ai sensi dell’articolo 9 del decreto legge, tre: "Certificazione comprovante l’avvenuta vaccinazione contro il Covid 19, certificazione di guarigione dall’infezione, certificazione dell’effettuazione di un test molecolare o antigenico rapido con esito negativo al virus".

Chi rilascia i certificati?

Il certificato di completamento del ciclo vaccinale "è rilasciato dalla struttura sanitaria ovvero dall’esercente delle professione sanitaria che effettua la vaccinazione". Il certificato di avvenuta guarigione "dalla struttura presso la quale è stato ricoverato l’interessato, ovvero per i pazienti non ricoverati, dai medici di medicina generale o dai pediatri". Il certificato di effettuazione del test, dalla struttura che l’ha effettuato.

Treno e aereo, che regole?

Per gli spostamenti tra zone gialle, nessun controllo. Per andare in zone arancioni (o eventualmente rosse) i controlli sono effettuati in stazione dalla Polfer. Servono quindi l’autocertificazione o le certificazioni verdi. Per i 2 Frecciarossa "Covid free" serve tampone entro le 48 ore (si può fare anche prima della partenza). Per i voli aerei serve l’autocertificazione o le certificazioni verd, per chi è diretto in zone arancioni o rosse. Senza la documentazione l’imbarco viene negato.

Come si va in Sicilia o in Sardegna?

Per recarsi in Sardegna (zona rossa) prima dell’imbarco in traghetto o aereo, è necessario registrarsi sul sito della Regione Sardegna e poi all’imbarco presentare copia della ricevuta di registrazione. Sarà necessario, inoltre, rispettare una delle condizioni previste: aver effettuato il vaccino; aver effettuato il tampone con esito negativo non oltre le 48 ore prima della partenza; effettuare il tampone all’arrivo, o entro le 48 dall’arrivo; sottoporsi all’obbligo di isolamento fiduciario per 10 giorni.

Per la Sicilia (zona arancione) sino al 30 aprile i viaggi sono consentiti per i seguenti motivi: salute, trasferimento al domicilio residenza, motivi di lavoro, trasporto merci, necessitàurgenza ed è necessaria l’autocertificazione. Dal primo maggio valgono le regole per le altre regioni arancioni ma rimane l’obbligo di registrarsi sulla piattaforma www.siciliacoronavirus.it ed essere in possesso dell’esito negativo del tampone molecolare effettuato nelle ultime 48 ore, oppure fare un tampone rapido all’arrivo.