di Giampaolo Pioli Torna il terrore a New York. Sembrava un’ombra del passato prossimo. E invece... Nella metropolitana di Brooklyn un uomo di colore, tarchiato, che indossava una tuta verde scuro e un cappello, l’uniforme dei tecnici della Mta, l’azienda dei trasporti newyorkesi, alle 8.24 di ieri mattina, con i vagoni della metrò pieni di pendolari, prima ha fatto esplodere una granata fumogena poi ha iniziato a sparare a caso contro i passeggeri. L’uomo, che indossava anche una maschera anti-gas, ha fatto fuoco dentro la carrozza numero tre del convoglio che stava entrando nella stazione sulla Trentaseiesima strada, ferendo due persone al petto e altre alle gambe, quindi, quando le porte del vagone si sono aperte e la gente si è buttata fuori urlando terrorizzata, ha continuato a colpire altri passeggeri, anche sulla piattaforma. A quel punto la pistola si sarebbe inceppata e l’uomo è scappato in mezzo al fumo acre. I feriti sono 29, dieci quelli raggiunti dai proiettili, cinque in condizioni gravi. In serata, proprio nella stazione di Brooklyn, è stata rinvenuta l’arma dello sparatore, oltre ad altre ad alta capacità. Gli agenti si sono messi sulle tracce di un furgone bianco targato Arizona, e in serata il mezzo sarebbe stato localizzato ancora a Brooklyn. E proprio grazie alla carta di credito usata per noleggiare il furgone, la polizia sarebbe risalita all’identità dello sparatore. L’Fbi e il servizio antiterrorismo dell’Homeland Security partecipano all’inchiesta. Il presidente Joe Biden alla Casa Bianca è stato subito informato della vicenda. Proprio ieri aveva pronunciato un durissimo discorso sulle troppe armi in circolazione in America. La gente, anche se New York è abituata ormai alle tragedie e a risollevarsi, torna così ad avere paura. "Stiamo dando la caccia a un individuo pericoloso e ancora a piede libero. Le indagini non sono concentrate su un atto ...
© Riproduzione riservata