Trieste, sparatoria in Questura. Morti due poliziotti

Sospettato di rapina sottrae la pistola a un agente e apre il fuoco. Fermato insieme al fratello. Altri tre poliziotti colpiti. Mattarella: "Barbara uccisione". Conte: "Tragedia che ferisce lo Stato"

Pierluigi Rotta e Matteo Demenego, i due agenti uccisi. Nel tondo una pistola (Ansa)

Pierluigi Rotta e Matteo Demenego, i due agenti uccisi. Nel tondo una pistola (Ansa)

Trieste, 4 ottobre 2019 - Sparatoria nella Questura di Trieste. E' successo nel pomeriggio, intorno alle 17, quando un uomo, sospettato per una rapina avvenuta questa mattina, ha aperto il fuoco colpendo a morte due poliziotti, Pierluigi Rotta, 34 anni di Pozzuoli (Napoli), e Matteo Demenego, 31 anni di Velletri. Altri tre agenti sono rimasti feriti in modo non grave.  

Secondo una prima ricostruzione i due fratelli, originari della Repubblica Dominicana, erano stati portati in questura per accertamenti dopo la rapina di uno scooter. A un certo punto uno dei due ha chiesto di andare in bagno: una volta uscito, ha subito aggredito un poliziotto, riuscendo a sfilargli la pistola con cui immediatamente dopo ha esploso dei proiettili. Rotta e Demenego sono stati colpiti a bruciapelo: le pallottole hanno lesionato gli organi vitali e a nulla sono servite le disperate manovre di rianimazione. Feriti altri tre agenti che nel frattempo rispondevano al fuoco.  

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A sparare è stato il più giovane dei due fratelli, Alejandro Augusto Stephan Meran, 29 anni, rimasto anche lui ferito. E' stato raggiunto da un colpo mentre si dava alla fuga col fratello, Carlysle Stephan Meran, 32 anni. Entrambi sono in stato di fermo. Ancora da chiarire il movente: stando all'informazione fornita da una fonte, il 29enne soffrirebbe di un disturbo psichico. In mattinata aveva rubato il motorino a una signora, facendola cadere. Si era però pentito e aveva chiamato il fratello per chiedergli consiglio. Era stato quest'ultimo ad avvertire la polizia.

La tv locale Tele4 ha diffuso un video che riprende il killer a terra mentre urla: "Vieni a prendermi ... non voglio l'ambulanza ... sto morendo...". 

Chi sono i due poliziotti uccisi 

"Due ragazzi speciali, avevano appena 30 anni". Un agente della Questura si commuove parlando dei due colleghi uccisi. Pierluigi Rotta era agente scelto e aveva 34 anni, originario di Pozzuoli in provincia di Napoli. Proprio nel capoluogo campano il padre aveva lavorato come poliziotto prima di andare in pensione. Rotta aveva svolto l'incarico anche a Napoli prima di essere trasferito a Trieste. Matteo Demenego, originario di Velletri (Roma), aveva 31 anni ed era agente semplice, era diventato poliziotto con il 186/o corso allievi agenti ed era stato assegnato a Trieste il 24 settembre 2013. Aveva compiuto gli anni pochi giorni fa, venerdì 27 settembre, era appassionato di balli latinoamericani che praticava regolarmente.  

Sottratte due pistole, il fratello si è nascosto

Alejandro Augusto Stephan Meran, il domenicano che ha sparato, ha sottratto le pistole ad entrambi i poliziotti che poi ha ucciso, e non solo al primo agente che lo aveva accompagnato in bagno. Lo si apprende da fonti qualificate della Polizia che stanno ricostruendo a fatica la dinamica visto che non ci sono né testimoni, né riprese delle telecamere del primo conflitto a fuoco. Certo è che Meran, che non aveva precedenti e non era segnalato come soggetto pericoloso come il fratello, chiede di poter andare in bagno e ad un certo punto riesce a sottrarre la pistola all'agente che lo accompagna. Dopo aver sparato al primo poliziotto, Meran corre verso l'uscita e spra al secondo agente. L'uomo spara ancora e quando il poliziotto cade in terra gli prende la pistola, strappandogli la fondina. All'uscita ha un terzo conflitto a fuoco, con l'agente al corpo di guardia, che lo ferisce. Meran riesce comunque ad uscire dall'edificio e qui viene bloccato dagli uomini della squadra mobile. Il fratello Carlysle Stephan Meran invece non ha partecipato all'aggressione e, anzi, per paura si sarebbe rifugiato nei sotterranei appena si è cominciato a sparare.

Trieste, lutto cittadino 

Il sindaco, Roberto Di Piazza, ha dichiarato il lutto cittadino. "I poliziotti devono rendersi conto che siamo in guerra - ha detto in tv a Tele4 -. C'è questa gentaglia in giro e dobbiamo aumentare le risorse a disposizione". 

Quanto accaduto a Trieste è "drammatico e vergognoso - commenta il governatore del Friuli Massimiliano Fedriga -. La rabbia è tanta". Alle famiglie delle vittime va la vicinanza di Elisabetta Casellati: "Chi colpisce un uomo delle Forze dell'ordine, colpisce lo Stato", ha detto la presidente del Senato palesando il suo "sdegno". Cordoglio è stato espresso dal presidente della Camera Roberto Fico, dal ministro Luigi Di Maio e dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che manifesta "tristezza per la barbara uccisione" dei due agenti e  "riconoscenza per il quotidiano impegno degli operatori della Polizia al servizio dei cittadini". "E' una tragedia che ferisce lo Stato", ha commentato il premier Giuseppe Conte

In città sono arrivati il ministro dell'Interno Luciana Lamorgese e il capo della polizia Franco Gabrielli.