Mercoledì 24 Aprile 2024

Sparatoria a Pescara: ucciso architetto di 66 anni. L'aggressore è in fuga

Sei colpi di pistola in un bar vicino al centro prima di cena: un ex calciatore ferito gravemente

Sparatoria davanti a un bar a Pescara

Sparatoria davanti a un bar a Pescara

Roma, 1 agosto 2022 - Sparatoria a Pescara con un morto e un ferito grave. Secondo le prime ricostruzioni, all'ora dell'aperitivo verso le 20, in un bar all'angolo tra via Ravasco e la strada Parco, a poca distanza dal centro cittadino, due persone sono state raggiunte dai colpi di pistola esplosi da un aggressore che poi si è dato alla fuga a bordo di una moto. L'allarme è stato dato da un dipendente del bar dove è avvenuta la sparatoria che si è nascosto sotto un tavolo e ha chiamato i soccorritori. Sul posto sono arrivati 118, polizia e carabinieri.

Gli inquirenti hanno confermato che le vittime della sparatoria sono italiane.  L'uomo morto si chiamava Walter Albi, 66 anni, e risulta iscritto all'albo degli architetti. Il ferito grave è Luca Cavallito, 48 anni, ex calciatore con precedenti penali, che è stato raggiunto da uno o più colpi al volto. È arrivato al pronto soccorso dell'ospedale di Pescara in condizioni disperate. Il personale sanitario l'ha sottoposto d'urgenza ad intervento chirurgico. Il corpo della vittima è invece rimasto a terra tra i tavolini, coperto da un lenzuolo, dove sono stati eseguiti i rilievi. Sul posto sono arrivati il questore di Pescara Luigi Liguori e il dirigente della Mobile Gianluca Di Frischia,  il capo della Procura di Pescara Giuseppe Bellelli assieme al sostituto titolare dell'inchiesta Andrea Di Giovanni, nonchè il sindaco Carlo Masci. 

"Scappate scappate stanno sparando a tutti". È quanto urlato, secondo le testimonianze raccolte sul posto, da alcuni ragazzi che si trovavano casualmente nei paraggi e si sono dati alla fuga dopo la sparatoria. Un fuggi fuggi, con gente nascosta dietro i muri. Sembra certo che chi ha sparato - sono stati uditi 6 colpi di pistola - era completamente vestito di nero e con casco integrale ed è poi fuggito su una grossa moto per via Vittorio Veneto. Questo nuovo episodio di sangue ha tutta l'aria di una esecuzione a Pescara, città non nuova a regolamenti cruenti di conti. L'ultimo omicidio risale a Capodanno, ma un altro fatto grave è accaduto ad aprile proprio nella centrale piazza Salotto con il ferimento grave di un lavoratore di un ristorante.

"Un fatto angosciante e drammatico, che fa riflettere. Dalle modalità di esecuzione sembra un regolamento di conti. E' raccapricciante quanto accaduto e impone un livello di allerta e di guardia più alto. Tutto questo fa pensare a un salto di qualità della criminalità". Lo dice il sindaco di Pescara, Carlo Masci, commentando la sparatoria di questa sera. "Siamo in una zona residenziale, serve il massimo controllo della città ed è quello che chiederò al questore", aggiunge Masci.