Sparatoria a Trieste, l'ultimo video dei due agenti in servizio

La questura diffonde un filmato di Rotta e Demenego. Il gip: il killer non risulta malato di mente

Uno fermo immagine del video (Twitter @poliziadistato)

Uno fermo immagine del video (Twitter @poliziadistato)

Trieste, 6 ottobre 2019 - "Voi dormite sogni tranquilli. C'è la volante 2 questa notte, è tutto a posto". Sono le parole di Pierluigi Rotta e Matteo Demenego, i due agenti uccisi venerdì scorso nella sparatoria nella Questura di Trieste. La Questura ha diffuso un video in ricordo dei due colleghi: si tratta di immagini filmate da loro stessi con un cellulare a inizio turno. "Dopo tanto tempo 'i figli delle stelle' sono tornati. Siamo qui e quindi voi dormite sonni tranquilli", dicono i due poliziotti a bordo di una volante, sorridenti, durante un turno notturno. In sottofondo si sente l'intro dell'omonima canzone di Alan Sorrenti.

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Le immagini della sparatoria

Intanto emerge che le telecamere nell'atrio e quelle all'esterno del palazzo avrebbero ripreso il conflitto a fuoco con il personale di guardia e il tentativo di fuga di Alejandro Stephan Meran, subito dopo l'omicidio due poliziotti. Quelle immagini, ora sequestrate dall'autorità giudiziaria, "dicono che ci sono state fasi estremamente concitate e allo stesso tempo drammatiche. E hanno testimoniato anche la capacità di risposta dell'apparato che è riuscito a fermare la persona immediatamente, scongiurando che potesse fare danni peggiori", ha spiegato oggi il questore Giuseppe Petronzi

Lo stesso Petronzi non ha nascosto che il bilancio di quanto avvenuto poteva "essere più tragico" e il dominicano poteva fare una strage. "E' un dato di fatto", ha detto rispondendo alle domande dei giornalisti. "Aveva delle armi, all'interno della Questura. Fortunatamente e tragicamente c`eravamo solo noi poliziotti, fortunatamente non erano esposte altre persone. La potenzialità era tale che il bilancio sarebbe potuto essere più tragico", ha spiegato. Il questore ha anche ricordato che Rotta e Demenego avevano salvato un quindicenne che voleva suicidarsi appena una decina di giorni fa. "Sono pronto a chiedere l'encomio come faccio per tutti i ragazzi che quotidianamente e soprattutto nel silenzio, servono questa città", ha detto Petronzi spendendo parole di lodi per i due poliziotti.

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E continuano gli attestati di vicinanza alla polizia da parte dei cittadini: i gradini di accesso alla Questura è un tappetto di fiori, disegni colorati fatti a mano dai bambini, tricolori listati a lutto.

Nessun riscontro di malattia sul killer

L'assassino, intanto, è piantonato nell'ospedale di Cattinara-Trieste le sue condizioni sono stazionarie e non è in pericolo di vita. Ieri sera è stato operato alla mano sinistra ed è ricoverato nel reparto di ortopedia in terapia farmacologica. La Polizia penitenziaria ha fatto sapere che "sta adottando tutte le misure più utili per garantire che ci sia la massima sicurezza". Nell'ordinanza del gip che dispone il carcere, si legge che l'uomo ha mostrato "lucidità" portando avanti "l'azione aggressiva", rilevando l'assenza di riscontri oggettivi su una sua possibile malattia psichica. 

Secondo gli inquirenti le uniche prove in merito a un presunto disagio psichico provengono dalle testimonianze dei familiari e sono dunque di parte. Verifiche verranno fatte eventualmente in un momento successivo oppure nel caso che dalla Germania giungessero atti o documenti a comprovare che Alejandro era seguito da operatori sanitari per disagi psichici. Secondo quanto si è appreso, investigatori e inquirenti troverebbero conferma di una lucidità dell'uomo anche nel fatto che l'ambulanza del 118 giunta con le auto della Volante e della Mobile a prendere i due fratelli dopo che erano stati chiamati da questi ultimi, non ha preso in carico Alejandro, proprio perché non avrebbe manifestato alcun problema.