Ostia, in tre del clan Spada condannati per mafia (è la prima volta)

Riconosciuta l'associazione di stampo mafioso per Massimiliano Spada, Massimo Massimiani e Claudio Galatioto

Carabinieri e Polizia di Roma Capitale durante lo sgombero di un'abitazione del clan Spada

Carabinieri e Polizia di Roma Capitale durante lo sgombero di un'abitazione del clan Spada

Roma, 18 ottobre 2018 - Il tribunale di Roma ha riconosciuto per la prima volta l'associazione di stampo mafioso per tre appartenenti al clan Spada, attivo nella zona di Ostia. In particolare il gup Claudio Cappiello, accogliendo le richieste del pm Mario Palazzi, ha condannato a 10 anni e 8 mesi di carcere Massimiliano Spada e Massimo Massimiani (detto Lelli) e a 9 anni Claudio Galatioto. "Complimenti a tribunale e forze dell'ordine. #FuoriLaMafiaDaRoma", commenta su Twitter la sindaca Virginia Raggi. 

I tre erano stati arrestati nel gennaio scorso nella maxioperazione 'Eclissi' che portò all'arresto di 32 esponenti, 27 dei quali sono attualmente sotto processo nell'aula bunker di Rebibbia. Ai fini della condanna di Spada, Massimiani e Galatioto sono state decisive anche le dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia che hanno consentito, di fatto, al pm Mario Palazzi di ricostruire gli ultimi dieci anni dell'organizzazione che - sempre secondo i magistrati della Dda - sul litorale romano ha preso il posto che fu delle famiglie Triassi e Fasciani. Nei loro confronti la Procura contestava una serie di reati legati a droga, estorsioni, armi e intimidazioni

Per l'impianto accusatorio Massimiliano Spada, avrebbe partecipato all'associazione di stampo mafioso operando nel settore della gestione armi e della droga. Per quanto riguarda Massimiani, che in passato aveva fatto parte del clan rivale dei Baficchio, operava nell'attività illegali legate alle sostanze stupefacenti mentre a Galatioto era stato affidato dal clan la gestione delle sale giochi. Il maxi processo nei confronti degli altri 27 imputati è attualmente in corso davanti alla III corte d'Assise.