Sotto il Canale

Migration

Roberto

Pazzi

Dunque, quando Icaro si è una volta ancora avvicinato al sole le ali gli si sono subito sciolte? Si cammina infatti a piedi sotto la Manica, cinquanta metri sottoterra, dopo i guasti che hanno bloccato ai treni l’accesso al mitico tunnel, forse il più orgoglioso monumento della vittoria dell’uomo sulla Natura.

Le immagini che ci arrivano dell’insolita quanto imprevista camminata sembrano fatte per ricordarci il senso del limite tanto caro ai greci antichi, che forse avevamo, se non dimenticato, assai trascurato, abituati come siamo a vivere delle amplificazioni delle nostre facoltà e dei nostri sensi. Sono ben note le sempre più sofisticate applicazioni scientifiche nella medicina, nell’idraulica, nell’ingegneria, nella biochimica, nella chirurgia, che hanno alleggerito le nostre fatiche e allungato la vita umana.

"Molte le cose mirabili, ma nulla è più strano dell’uomo. Con vento tempestoso avanza sulle vie del grigio mare, traversando le onde muggenti d’intorno; e la Terra, massima tra gli dèi, immortale, inesauribile, d’anno in anno affatica con aratri rotanti, tratti da cavalli, a rimuovere le stelle". Così canta il coro del primo stasimo dell’Antigone di Socrate, una tragedia del quinto secolo avanti Cristo, E pure le parole sembrano appena scritte, davanti alle immagini del forzato ritorno a camminare per uscire dal tunnel che hanno fatto il giro del mondo.

Viene naturale sorridere pensando che proprio in questa campagna elettorale Berlusconi ha riesumato la sua vecchia inossidabile proposta del ponte sullo stretto di Messina. Talvolta la realtà si fa beffe dell’immaginazione, superandola ed evidenziandone l’aspetto risibile. Il tunnel della Manica sta alla camminata a piedi, come il ponte dello Stretto sta alla promessa di Berlusconi.

Tutto questo non deve farci dimenticare che cosa dobbiamo

all’infaticabile ansia di perfezione e curiosità luciferina dell’uomo. Dobbiamo la civiltà che ci ha reso così dolce vivere, nonostante la pandemia, il gas del ricattatore Putin, il clima che ci sta arrostendo, i ghiacciai che si sciolgono. "Fatti non foste a vivere come bruti ma per seguir virtute e canoscenza", ci ricorda anche Dante.

La forzata camminata della Manica non ci farà fermare a rimpiangere quando Leopardi impiegava giorni in carrozza per arrivare da Bologna a Roma. Né scordare come l’Italia attenda ancora la realizzazione di tante necessarie opere pubbliche rimaste scritte sulla carta.