"Sostenibilità e sviluppo" Anche l’Italia accelera

L’attesa per il programma di investimenti al centro del dibattito online di QN. I ministri Giovannini e Cingolani: impegno massimo per la transizione energetica

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ROMA

Lo stato di salute della Terra, i progetti per lo sviluppo di un’economia sostenibile e circolare, l’importanza del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), ossia il programma di investimenti che l’Italia deve presentare alla Commissione europea per rispondere alla crisi pandemica. Non poteva che avere il pollice verde, in occasione della Giornata mondiale della Terra, il quarto convegno online realizzato dal Gruppo Monrif con Rekeep. La presenza di autorevoli ospiti, tra i quali i ministri Roberto Cingolani (Transizione ecologica) ed Enrico Giovannini (Infrastrutture e trasporti), ha contribuito a "un dibattito di altissimo livello – ha sottolineato Michele Brambilla, direttore di QN Quotidiano Nazionale e de il Resto del carlino –, su questioni epocali. Anche i giornali devono fare battaglie per il clima".

Condotto da Alessandro Farruggia, giornalista di QN, il dibattito è stato trasmesso sui siti web delle testate di QN, Carlino, Nazione e Giorno. Il primo a intervenire è stato il ministro Giovannini: "Sostenibilità è un termine entrato nel lessico, ma è una questione di giustizia tra generazioni, non solo ambientale. Oggi dobbiamo soddisfare i nostri bisogni senza pregiudicare che le future generazioni possano fare altrettanto". Il ministro si è poi soffermato sull’importanza delle infrastrutture per una mobilità sostenibile e sull’elettrico: "Per affrontare queste tematiche abbiamo bisogno di un approccio sistemico tra pubblico e privato". Il ministro Cingolani guarda oltre al Pnrr: "Non è che un piccolo trampolino, ci deve consentire di fare un balzo in avanti, ma non basta. Abbiamo bisogno di una formidabile campagna di informazione a partire dai bambini, gli adulti di domani. La transizione richiede uno sforzo immenso, non esiste un pianeta verde con gente che muore di fame e non esiste benessere se il pianeta non è verde. E nella transizione ecologica bisogna avere il coraggio di commisurare le azioni alla realtà, in una combinazione di soluzioni".

Francesco Starace, ad di Enel, ha parlato del ruolo essenziale dell’azienda nelle energie rinnovabili: "Anni fa, senza cercare incentivi, abbiamo fatto una scommessa, ossia che il mondo delle rinnovabili sarebbe diventato un mondo competitivo, in cui più tecnologie avrebbero fatto la differenza. Una visione fuori dal coro grazie alla quale abbiamo iniziato a sviluppare progetti". Donatella Bianchi, presidente di Wwf Italia, ha evidenziato come "il tema debba essere il restauro del pianeta, tenendo conto anche del valore economico dell’ambiente". Antonio Navarra, presidente del Centro euromediterraneo sui cambiamenti climatici, tra l’altro ha sottolineato "come per la prima volta si stia governando una transizione". E ha posto l’accento sul "mondo della ricerca accademica che non è particolarmente efficiente in materia, per i troppi steccati". Paolo Gallo, ad di Italgas, ha auspicato "che si spinga verso l’utilizzo di gas diversi che aiutino nella transizione energetica come il biometano, e sulle reti digitali". Claudio Levorato, presidente di Manutencoop, ha rimarcato come "si possano ottenere grandi risultati di risparmio energetico dalla rifunzionalizzazione degli edifici". Luca Ruini, presidente del Consorzio nazionale degli imballaggi, ha infine ricordato l’importanza del riciclo: "Con la pandemia e la chiusura delle aziende siamo riusciti a evitare che ci fosse anche un’emergenza rifiuti".

l. m.