Sos boschi, allarme di Coldiretti "Degrado record: rischio incendi"

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L’Italia deve proteggere la superficie forestale nazionale, che è aumentata in 10 anni di circa 587.000 ettari per complessivi 11 milioni. Questi, però, si sono dimostrati molto vulnerabili al degrado e agli incendi, perché è mancata l’opera di prevenzione nei boschi che, a causa dell’incuria e dell’abbandono, sono diventati vere giungle ingovernabili.

È quanto afferma la Coldiretti in occasione della ’Giornata internazionale delle Foreste’, istituita dall’Onu. Solo nel 2021 sono stati ben 170mila gli ettari di bosco andati a fuoco – spiega la Coldiretti – di fronte all’inarrestabile avanzata della foresta che senza alcun controllo si è impossessata dei terreni incolti e domina ormai più di 13 della superficie nazionale con una densità che la rende del tutto impenetrabile ai necessari interventi di manutenzione, difesa e sorveglianza".

Per difendere il bosco italiano "occorre creare le condizioni – rileva Coldiretti –, affinché si contrasti l’allontanamento dalle campagne e si valorizzino quelle funzioni di sorveglianza, manutenzione e gestione del territorio svolte dagli imprenditori agricoli. Un’opportunità può arrivare dall’aumento del prelievo del legname dai boschi con lo sviluppo di filiere sostenibili in grado di tutelare l’ambiente e creare occupazione se si considera che – precisa la Coldiretti – l’Italia importa dall’estero più dell’80% del legno necessario ad alimentare l’industria del mobile, della carta o del riscaldamento.

A preoccupare è però anche la pesante crisi della frutteto italiano dove negli ultimi venti anni è sparita quasi una pianta da frutto su quattro, fra mele, pere, pesche, arance, albicocche e altri frutti con un gravissimo danno produttivo ed ambientale per il ruolo che svolgono nella mitigazione del clima anche ripulendo l’aria dall’anidride carbonica e dalle sostanze inquinanti come le polveri PM10.