Giovedì 22 Maggio 2025
NINO FEMIANI
Cronaca

I passeggeri superstiti del Faito: “Un tremore, poi lo stop. Abbiamo avuto paura”

Il primo cittadino: le prove di sicurezza erano state fatte. Salvini: report subito. Tra le ipotesi, il fatto che non abbia funzionato il freno di emergenza

I passeggeri superstiti del Faito: “Un tremore, poi lo stop. Abbiamo avuto paura”

Napoli, 18 aprile 2025 – Ancora tremanti, i primi passeggeri salvati dalla cabina a valle della Funivia del Faito faticano a realizzare di essere sopravvissuti, scampati alla tragedia che ha colpito invece gli sfortunati occupanti del convoglio a monte.

“Abbiamo avuto un po’ di paura, all’improvviso tutto ha tremato, per cinque-dieci secondi. Non capivamo cosa stesse succedendo”, racconta una turista straniera, scesa con l’aiuto dei soccorritori. “C’è stato un salto di cinque secondi, poi il blocco. Loro, i soccorritori, sono stati bravissimi”. Un altro passeggero, pallido, aggiunge: “Siamo saliti verso le 12. Un ragazzo dell’equipaggio ci ha aiutato a restare calmi e ci siamo messi in salvo”.

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Il personale del Soccorso alpino sul luogo in cui è precipitata la cabina (Dire)

Luigi Vicinanza, sindaco di Castellammare, ex direttore dell’’Espresso’ e del ‘Tirreno’, arriva sul posto pochi minuti dopo il crollo. Ha il volto terreo, le sue parole sono cariche di angoscia e di emozione: "La funivia ha perso il contatto con la base. Secondo le prime ricostruzioni, il freno di emergenza non ha funzionato sulla cabina in entrata alla stazione del Faito. Poi il cavo di trazione si è spezzato”.

Sui numeri evita di sbilanciarsi: “Quante vittime? Non lo so ancora. Oggi è una giornata di lutto per la nostra città”. Poi ricorda che appena una settimana fa aveva inaugurato la ripresa delle corse: “I dipendenti Eav avevano ripetuto di essere orgogliosi della tecnologia dell’impianto, dicevano che fanno sistematicamente le prove di sicurezza nel caso si dovesse spezzare il cavo di trazione”.

Massimo Amitrano, dipendente di Eav da oltre venti anni, sembra incredulo e conferma le parole del primo cittadino: “Credo si sia rotta la corda, ma fino a sette giorni fa abbiamo fatto i controlli. Era tutto a posto”. Una versione che stride con la tragedia. Intanto, vigili del fuoco e soccorritori scavano tra le lamiere, mentre la comunità è paralizzata dallo shock. Angelo Lustro (segretario Filt-Cgil) e Nicola Ricci (Cgil Campania) parlano di “tragedia immane e assurda”.

Un dolore doppio: tra le vittime c’è Carmine Parlato, macchinista iscritto al sindacato. “Ora è momento di cordoglio – dicono –. Poi verrà il tempo della verità”. E vanno ad abbracciare la moglie di Carmine che è arrivata ai piedi della funivia e piange in disparte insieme al fratello del morto che è anche autista del presidente Eav. Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ha intanto chiesto un report accurato sull’incidente della funivia. L’obiettivo è approfondire tutti gli aspetti della vicenda e accertare eventuali responsabilità in tempi rapidi.