
Solidarietà globale Il mondo con il Marocco "Siamo pronti ad aiutare" Mattarella: l’Italia c’è
di Giovanni Rossi
Solidarietà globale. Tutti in soccorso del Marocco. Il mondo flagellato da guerre, conflitti ed emergenze climatiche reagisce all’enormità del sisma con straordinaria unità. La scossa di 6,8 gradi della scala Richter che ribalta case e vite lungo la catena dell’Atlante e nelle maggiori città del Paese scatena una tempestiva corsa agli aiuti. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella trasmette a re Muhammad VI il "profondo cordoglio dell’Italia" e le proprie "sentite condoglianze" per i tanti caduti. "Vi siamo vicini con sentimenti di autentica solidarietà e auguriamo ai feriti un completo ristabilimento", scrive il Capo dello Stato offrendo la capacità dell’Italia di "contribuire ai complessi lavori di soccorso". Dal G20, la premier Giorgia Meloni garantisce "la piena disponibilità a sostenere il Marocco in questa emergenza". Serve solo che il governo di Aziz Akhannouch richieda ufficialmente l’intervento del nostro Paese. "Siamo pronti a intervenire immediatamente", assicura il capo della diplomazia Antonio Tajani, in stretto contatto con il Capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio. "Risorse umane e strumentali" sono subito messe in campo dal ministro per la Protezione civile e per le politiche del mare Nello Musumeci, mentre il numero uno del Viminale Matteo Piantedosi allerta "i Vigili del fuoco" e il ministro Guido Crosetto annuncia che "la Difesa è pronta ad aiutare in ogni forma e modo con i suoi mezzi già a disposizione". Il coordinamento interforze aspetta soltanto l’ordine operativo. Nel recente terremoto in Turchia e Siria del febbraio scorso, agli esperti italiani fu affidato il coordinamento delle unità internazionali Usar (Urban search and rescue) operanti sul campo. La designazione potrebbe ripetersi.
"Le notizie tremende" in arrivo agitano tutta la Ue. Ecco il presidente del Consiglio europeo Charles Michel: "L’Ue è pronta a sostenere il Marocco in questi momenti difficili". "Il mio pensiero va alle famiglie delle vittime, ai feriti ai quali auguro una pronta guarigione, e ai primi soccorritori che stanno svolgendo un lavoro ammirevole", aggiunge la presidente della Commissione Ursula von der Leyen. Esprime vicinanza al popolo marocchino "in questo momento difficile e tragico" anche la leader del Parlamento Ue Roberta Metsola, mentre l’alto rappresentante Josep Borrell conferma che l’Ue fornirà al Marocco tutta "l’assistenza di cui ha bisogno".
Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky inviano al Marocco le rispettive condoglianze di Russia e Ucraina – ed è probabilmente l’unica azione comune ai due Paesi in conflitto dal febbraio 2022. Alla corsa alla solidarietà si unisce – quale gradita sorpresa – anche l’Algeria, che riapre il proprio spazio aereo agli aerei civili e militari marocchini dopo l’interruzione delle relazioni diplomatiche tra i due Paesi a giugno 2021. Dal G20, gli Stati Uniti fanno sentire la propria voce. Joe Biden, addolorato "per la perdita di vite e la devastazione causata dal sisma", promette ampia cooperazione, mentre dal Vaticano Papa Francesco esprime "dolore e solidarietà".
La tradizionale capacità di mobilitazione del mondo cattolico accetta di mettersi alla prova anche in uno scenario così complicato. Il progetto Arca fa partire da Milano un furgone con beni di prima necessità (brandine, kit igienico sanitari, omogeneizzati e pannolini). Il convoglio dovrebbe arrivare già oggi. La Cei (Conferenza episcopale italiana) annuncia un primo stanziamento di 300mila euro dai soldi dell’8x1000. La Caritas avverte: "Bisogna fare presto. Servono medicine e coperte. Noi le porteremo assieme ai kit igienici". Rinforzi alla Mezzaluna Rossa marocchina arriveranno anche alla Croce Rossa italiana: "I nostri centri operativi di emergenza sono in stato di allerta", conferma il presidente Rosario Valastro. Il nucleo di valutazione della Cri sa già cosa fare.