Martedì 16 Aprile 2024

"La soldatessa Usa deve essere processata in Italia", l'urlo della mamma di Giovanni

Lo chiede alle autorità Barbara Scandella, madre del 15enne travolto e ucciso da Julia Bravo, la militare americana alla guida ubriaca. La soldatessa: "Sono distrutta, chiedo scusa"

Il cartello stradale travolto assieme al 15enne dalla soldatessa americana (Ansa)

Il cartello stradale travolto assieme al 15enne dalla soldatessa americana (Ansa)

Pordenone, 23 agosto 2022 - "Quella donna deve essere processata in Italia e scontare qui l'intera pena", lo chiede Barbara Scandella, mamma di Giovanni Zanier, il quindicenne di Pordenone travolto e ucciso dall'auto condotta da Julia Bravo, una soldatessa americana di 20 anni ubriaca. 

La soldatessa americana era ubriaca: e potrebbe essere giudicata negli Usa

"Fanno quello che vogliono"

Dalle pagine di vari quotidiani la donna chiede giustizia: "Sappiamo tutti i precedenti che hanno coinvolto militari americani in gravissimi incidenti in Italia: la verità è che, in queste zone, fanno quello che vogliono e restano impuniti. Chiedo alle autorità che neghino l'autorizzazione allo spostamento di giurisdizione negli Usa, anche se so che in quel paese per questi reati le pene sono anche più severe. Ma noi vogliamo seguire il processo e che venga condannata in Italia al massimo della pena". 

"Nessun perdono"

Nessun perdono, la perdita del figlio è un dolore atroce e la Scardella afferma: "Non potrò mai perdonarla: tutti, a 20 anni, abbiamo fatto le nostre sciocchezze, ma come si fa a bere così tanto prima di mettersi in auto? Nessuno ci restituirà il nostro Giovanni".

Testimone: "Andava a zig zag"

Una testimone oculare, sentita dagli investigatori, ha raccontato: "Quella donna si è messa al volante completamente ubriaca". Dalle pagine del Gazzettino si legge: "Siamo uscite assieme dalla medesima discoteca. Nel parcheggio non riusciva nemmeno ad accendere l'auto. Le è morta due-tre volte prima di riuscire a immettersi in strada. Abbiamo seguito lo stesso tracciato verso Porcia e Pordenone e io, da subito, ho deciso di tenere la massima distanza. Zigzagava, non riusciva a tenere la strada. Giunta in prossimità della rotatoria, invece che rallentare ha accelerato, prendendo in pieno da dietro quel povero ragazzino". Inoltre non è chiaro perché la soldatessa americana procedesse in quella direzione, visto che la Base Usaf dove presta servizio si trovava nella direzione opposta.

Soldatessa: "Sono distrutta"

"Sono distrutta dal dispiacere, mi scuso con tutti per il dolore che ho causato" è quanto dichiarato nel corso dell'udienza di convalida dell'arresto Julia Bravo. L'aviere 20enne si è avvalsa della facoltà di non rispondere, ha chiesto di poter rilasciare dichiarazioni spontanee soltanto per porgere le scuse ai genitori e al fratello della vittima. Il difensore della Bravo è l'avvocato Aldo Masserut del foro di Pordenone.

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