Social sotto accusa dopo la morte della bimba Il Garante blocca TikTok: più controlli sull’età

Palermo, donati gli organi di Antonella rimasta soffocata a 10 anni per una sfida sul web. I vescovi: l’effetto delle scuole chiuse

Migration

di Giovanni Panettiere

Giro di vite del Garante della privacy contro Tik Tok all’indomani della morte di una bambina di dieci anni che aveva partecipato a una sfida estrema sul social cinese. FIno al 15 febbraio l’autorità ha disposto il blocco della piattaforma a tutti gli account "per i quali non sia stata accertata con sicurezza l’età anagrafica". Una misura immediata tesa a tutelare i tanti minori iscritti e che potrebbe essere seguita da ulteriori valutazioni da sottoporre all’attenzione delle istituzioni irlandesi, considerato che Tik Tok ha comunicato di avere fissato nell’Isola di smeraldo il proprio stabilimento principale. Applausi al Garante arrivano dall’azzurra Licia Ronzulli, presidente della commissione parlamentare per l`Infanzia e l`Adolescenza: "La sicurezza dei minori va tutelata a ogni costo e non si può, come accaduto a Palermo, consentire a un social di essere complice di un suicidio".

Mentre si cerca di salvaguardare i più piccoli, prosegue il lavoro degli inquirenti sulla tragedia della ragazzina morta soffocata. A dieci anni Antonella Sicomero, questo il nome della vittima, aveva già diversi profili su Facebook e TikTok. Dal suo telefonino gli inquirenti contano di acquisire elementi importanti per comprendere cosa le sia realmente accaduto: l’ipotesi più agghiacciante è che il cellulare possa essere stato utilizzato dalla bimba per registrare il video dei suoi ultimi istanti di vita che sarebbe poi dovuto finire sul social come prova della partecipazione alla sfida. Si sa che il telefonino è stato ritrovato dal padre in bagno, vicino al corpo della figlia che, attorno alla gola, aveva stretta la cintura di un accappatoio agganciata a un termosifone. La procura di Palermo e quella dei Minori, che indagano per istigazione al suicidio a carico di ignoti, hanno disposto per oggi l’autopsia sul corpo di Antonella.

Su quanto accaduto a Palermo si è fatta sentire in maniera netta anche la Conferenza episcopale italiana che rintraccia un collegamento fra il decesso della bimba e la chiusura degli istituti scolastici per la pandemia. "Che errore tenere i ragazzi a casa, senza scuola come fossero i nuovi untori – alza la voce don Michele Falabretti, responsabile della Pastorale giovanile della Cei –. È la situazione dei bambini confinati nelle loro abitazioni; i genitori li lasciano usare dispositivi purché stiano buoni. Il richiamo va comunque prima di tutto a chi i ragazzi li sta dimenticando a casa. Li abbiamo lasciati soli e ora piangiamo". L’affondo dei vertici ecclesiali sollecita a riflettere non solo sulle ferite del corpo, lasciate dalla pandemia, ma anche su quelle dell’anima. Chi pensa a queste lacerazioni?

La domanda è sospesa. Sullo sfondo resta lo strazio di due genitori ai quali nessun giro di vite potrà restituire la loro figlia. Mamma e papà hanno deciso di donare gli organi di Antonella: salveranno quattro piccole vite