Social e passaparola, così nascono i raduni

VALENTANO (Viterbo)

Telegram, Signal, volantini, passaparola. "È dagli anni ’90 – spiega un ragazzo di Napoli – che per i rave party funziona così: si crea un infopoint e poi vengono diffuse le notizie". La stragrande maggioranza dei partecipanti al rave di Valentano ha saputo dell’adunata dello scorso 13 agosto grazie alle applicazioni di messaggistica e allo spargersi della voce.

Stando al racconto di alcuni, attraverso diversi messaggi sarebbero arrivate le coordinate. Altri ragazzi, dicono, hanno scaricato Wickr me, un’app molto nota per la forte garanzia di sicurezza che offre ai suoi utenti. Anche i gruppi Facebook vengono molto utilizzati per comunicare e per aggiornarsi a vicenda, ma non è chiaro se siano stati un canale attraverso il quale le notizie sono state diffuse. Su Telegram, invece, gli amministratori sono soliti farsi inviare una fotografia per verificare che il potenziale partecipante del canale (ossia al gruppo) sia una persona autentica e non un fake. La notizia del rave, tuttavia, si è sparsa a macchia d’olio fino ad arrivare a coinvolgere persone da tutta Europa, persino dalla Finlandia.

Dal 15 agosto in poi varcare la soglia delle campagne attorno al lago di Mezzano è stato impossibile: il dispiegamento di poliziotti e carabinieri ha controllato tutte le persone che transitavano sulle strade limitrofe al party. Alcuni sono arrivati soli, altri accompagnati da partner o amici.