Giovedì 18 Aprile 2024

Smartworking: il parcheggio è il nuovo ufficio

Giorgio

Comaschi

È scomparso un mestiere (mestiere per modo di dire). Quello della moglie, o della fidanzata, che ti teneva il parcheggio, mentre tu facevi il giro. Siamo nell’epoca delle smart tv, dello smart tutto, dei video montati sul cruscotto, delle Apple tv, dei videini eccetera. Adesso se in un parcheggio, uno accende il motore e ti sembra che stia andando via, non va via. Guarderà un film. O finirà di rispondere a una chat di Whattsapp. Tu dal vetro fai il gesto per chiedere il classico: "Va via?". Lui annuisce accennando con la mano di aspettare un attimo e poi si rituffa a vedere una puntata di Lupin. I parcheggi sono pieni di macchine al cui interno c’è uno che sta telefonando, o messaggiando o guardando la mappa del Tibet su Google. Sparisce dunque il mestiere della donna che ti tiene il parcheggio mentre fai il giro, perché i parcheggi non si svuotano più. La gente vive e lavora nel parcheggio. È il vero "da remoto". Uno dice da remoto ed è "da parcheggio", dentro a una Panda.

Lo smartworking (parola inesistente in inglese per quel significato, ma inventata da noi) è in macchina. Magari proprio dentro a una Smart. C’è gente che sta lì due o tre ore. Ogni tanto scende e va a mettere le monetine. È il nuovo ufficio, dove, tra l’altro puoi telefonare all’amante e non vieni sentito da nessuno, ad eccezione che la moglie o il marito non abbiano messo una microspia all’interno, dopo aver visto Homeland. Si vive coi motori al minimo, col riscaldamento acceso, devastando pian piano il pianeta. Se ci fate caso l’andazzo è generale. Una volta quando si saliva in macchina la prima cosa era mettere la cintura e accendere il motore. Adesso si sale in macchina e si guarda il telefono. Fermi. Un esercito di zombie, a volte coi capi reclinati sul vetro per via di una biocca piombata sulle palpebre all’improvviso. E quello è il famoso "smart chilling" che sarebbe il pisolino, o la pennichella, ma se lo diciamo in italiano è brutto e siamo dei poveretti.