Giovedì 18 Aprile 2024

Smart working, il nomade digitale: "Io, al lavoro dall’isola di Robinson Crusoe"

Marcello Ascani racconta l’esperienza da smart worker a Màs a Tierra, parte di un progetto della multinazionale Lenovo con sedici volontari: "Nell’arco di una settimana siamo stati operativi senza problemi"

Marcello Ascani sull’isola di Robinson Crusoe

Marcello Ascani sull’isola di Robinson Crusoe

Milano, 1 agosto 2022 - C'è chi ha scelto la Costa Rica perché "animato dall’idea – dice Giovanni Battista Pozza – che è possibile lavorare ovunque in modo produttivo e collaborativo, quando fatto nella maniera giusta" cercando con la propria esperienza di spingere "a fare cambiamenti positivi per un ambiente di lavoro migliore e più felice" sulla linea di quella che gli inglesi chiamano workation con una crasi delle parole work , lavoro, e vacation , vacanza. C’è chi si è affidato ad agenzie o app specializzate (come Workitect o Nibol) per cercare luoghi ameni per la sua attività. C’è chi lo ha fatto ancor più lontano ed è tornato soddisfatto e realizzato.

Marcello Ascani, creatore di contenuti digitali, è appena tornato dalla sua esperienza di smart worker a Màs a Tierra, l’isola di Robinson Crusoe, quella dove dal 1704 al 1709 venne abbandonato dagli inglesi il marinaio scozzese Alexander Selkirk, le cui avventure avrebbero ispirato il romanzo di Daniel Defoe. Seicentosettanta chilometri al largo del Cile, circa 900 abitanti, è stata scelta dalla multinazionale Lenovo, primo produttore al mondo di computer, come base per un esperimento di smart working, con sedici volontari provenienti da tutto il mondo, e di sostegno alla popolazione nel progetto Work for Humankind, lavoro per l’umanità.

Ascani, che cosa l’ha spinta a provare questa esperienza?

"Prima della pandemia ero un nomade digitale, viaggiavo per il mondo realizzando video per il mio canale YouTube. Per lavorare mi bastava un computer e una connessione a Internet. Sono sempre stato alla ricerca di nuovi luoghi da scoprire pur continuando il mio lavoro di content creator . Quando ho avuto l’occasione di provare a farlo da un’isola remota nel Pacifico non potevo che tentare".

Il luogo è onestamente sconosciuto ai più e sicuramente non facile viste le condizioni in cui si vive in quell’isola. Com’è riuscito a realizzare il suo lavoro e come hanno fatto tutti i suoi colleghi di avventura?

"Considerando le condizioni di partenza si è trattato di un miracolo. Il giorno in cui sono arrivato all’Isola di Robinson Crusoe il massimo a cui si poteva aspirare era comprare una Sim locale e sperare che prendesse ogni tanto quel che bastava per avere WhatsApp, che è il solo modo in cui l’isola organizza la propria vita. Ma nell’arco di una settimana siamo riusciti invece a lavorare normalmente come nel resto del mondo, con tutta la tecnologia di cui avevo bisogno".

A quel punto non ci sono più stati problemi di connessione?

"Assolutamente no, sembrava di essere a Milano".

Che cosa si può realizzare con lo smart work ing in un luogo così… esotico?

"In generale quasi tutti i lavori che si possono svolgere online possono essere svolti tranquillamente col cosiddetto ‘lavoro agile’. La pandemia è stata abbastanza risolutiva nel fare la distinzione tra le professioni che possono essere ‘full remote’ e quelle dove invece è necessario per forza essere presenti e tutte le situazioni ibride che sono le più frequenti".

La vostra è stata una esperienza eccezionale o può essere un esempio per altri, soprattutto i più giovani?

"Andare nell’Isola di Robinson Crusoe è sicuramente una soluzione estrema che ha avuto un valore principalmente simbolico. Per lavorare non serve recarsi dall’altra parte del mondo".

Sono molti quelli che scelgono mete più vicine?

"Siamo pieni di lavoratori che sfruttano il benefit del remoto per viaggiare in Europa, chi per lunghi periodi e chi per piccole esperienze fuori porta".

Che cosa le ha lasciato l’esperienza di Màs a Tierra?

"La possibilità di realizzare grazie a Lenovo un hub tecnologico che avrà ripercussioni molto positive per gli abitanti di quell’isola selvaggia e affascinante".