Giovedì 18 Aprile 2024

Simonetta, giudice di ferro habituée dei salotti tv

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Chi è Simonetta Matone? Il suo è un volto noto al grande pubblico. Perlomeno per quello molto vasto di Porta a porta, la trasmissione di Bruno Vespa di cui è spesso ospite. E anche perché più volte la giudice era in procinto di entrare in politica dalla porta principale. Infatti, il centrodestra aveva pensato in più di un’occasione di candidarla alle elezioni comunali di Roma e alle elezioni per la Regione Lazio. Progetti mai concretizzatisi. Ma lei è rimasta sempre nell’elenco dei papabili. Stavolta, l’occasione è di quelle da non perdere. In caso di vittoria di Michetti, sarà la numero 2 in Campidoglio.

In molti la ricordano come capo della segreteria di un ’campione’ del socialismo italiano, Giuliano Vassalli, allora (correva l’anno 1987) ministro della Giustizia. Nella cosiddetta Seconda Repubblica ha collaborato con tre ministre: Mara Carfagna, Paola Severino e Annamaria Cancellieri. Nel 2015 diventa sostituto procuratore generale alla Corte di Appello di Roma.

Ma prima? Romana doc, è sposata e ha tre figli. Tante le tappe della sua carriera. A Firenze, dove è vicedirettore delle Murate, il carcere ’storico’ della città toscana. Poi a Lecco e magistrato di sorveglianza a Roma.

Come ricordano l’Enciclopedia delle donne e Fanpage, i carcerati di Rebibbia le regalarono una targa. Con inciso parole toccanti: "A Simonetta, che a molti spezzò le chiavi dell’attesa". Per quasi due decenni è stata pm per il Tribunale dei Minori, combattendo con forza gli abusi sui più giovani.

red. pol.