Giovedì 18 Aprile 2024

Silvio, Marta e il giallo delle nozze "Matrimonio? No, solo una festa"

In mattinata Libero annuncia che la coppia ufficializzerà il sì. Solo a tarda sera arriva la smentita. Il Cavaliere: amo la signora Fascina, non serve formalizzare. Le voci: c’erano diversità di vedute tra i figli

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di Antonella Coppari

Silvio non farà di Marta una ’donna onesta’, come si diceva un tempo. Per tutto il giorno si erano moltiplicate voci che davano per certa l’intenzione del Cavaliere di convolare per la terza volta a giuste nozze con la deputata azzurra, cui è legato da due anni. Era già stata diffusa persino la data: 21 marzo, primo giorno di primavera, tanto per essere poetici. Invece, niente: in serata il promesso sposo smentisce. Fidanzato è, fidanzato vuole restare: "Il rapporto di amore, di stima e di rispetto che mi lega alla signora Marta Fascina è così profondo e solido che non c’è alcun bisogno di formalizzarlo con un matrimonio", mette nero su bianco in una nota che diffonde all’ora di cena.

Una cerimonia però ci sarà. Ufficiosa, senza scomodare i registri del comune: il 19 marzo, dalle parti di Arcore, si farà un "non-matrimonio", come lo definirebbe Lewis Carrol, l’autore di Alice nel Paese delle Meraviglie. Quello cioè che gli americani, meno sognatori, chiamano matrimonio simbolico: un party con un rituale che non ha alcun valore civile, né giuridico ma che rappresenta la volontà di suggellare un’unione. "Proprio perché si tratta di un legame così profondo e così importante – conferma Silvio – assieme a Marta sto progettando per un prossimo futuro di festeggiarlo come merita, con un appuntamento che coinvolgerà i miei figli e gli amici a me cari". Gli intimi la mettono giù piatta piatta: da giorni si stava lavorando su quest’idea, forse qualcosa è sfuggita di mano, uno dei fornitori ha chiacchierato e si sa, da cosa nasce cosa.

Insomma tutto un equivoco. O forse no: tra la pubblicazione ella notizia sul quotidiano Libero dell’imminente annuncio del matrimonio e il chiarimento serale sono passate diverse ore. "Il tempo di mettere a punto un comunicato ponderato", dicono nel giro berlusconiano.

Resta il fatto che le talpe bene informate già registravano un clima da soap opera: Dynasty, Dallas e via rimembrando. I figli di primo letto, Marina e Pier Silvio, assicuravano i rumors, erano favorevoli: "Perché no?". Né la cosa stupisce: due anni fa, all’inizio della pandemia, la primogenita del Cavaliere ospitò il padre assieme alla Fascina per sei mesi nella sua villa in Costa azzurra, vicino NIzza. Presenza discreta ed elegante, la Fascina da queste parti è benvoluta.

I tre figli di Veronica Lario, Barbara, Eleonora e Luigi, invece erano a dir poco gelidi. Non per un’antipatia nei confronti della deputata, non perché preoccupati da quei 53 anni di differenza d’età – lui ha 85 anni, lei 32 – che creerebbero qualche problema alle persone normali, ma si sa che Super Silvio solo a sentirsi definire tale rabbrividisce. No: per questioni più terragne, di asse ereditario.

Se il patrimonio familiare (aziende e dintorni) verrà diviso in parti uguali, loro che sono tre contano di mantenere un notevole controllo. Ma se spuntasse una sesta quota – quella di una legittima consorte – e magari questa si alleasse con l’altra ala della famiglia, gli equilibri sarebbero completamente alterati: la partita sarebbe pari e patta. Forse si tratta solo di pettegoli che hanno passato troppe ore di fronte al teleschermo: ma qualche inguaribile malalingua insiste, adombrando il sospetto che proprio per evitare la faida familiare il Cavaliere abbia rinunciato al terzo matrimonio.