Genova, 5 dicembre 2022 - "È finita la pacchia delle banche". È la risposta che Silvia Salis, ex campionessa di atletica e attuale vicepresidente del Coni, ha ricevuto dal tassista genovese che la stava accompagnando all'aeroporto Cristoforo Colombo. Vincitrice di dieci titoli italiani, Salis ha chiesto di saldare il conto della corsa - 32 euro - con il bancomat avendo visto il Pos regolarmente installato e funanzionante sulla vettura.
Quanto costa il Pos e quali sono le commissioni sui pagamenti
A quel punto, però, la reazione scomposta del tassista, come denunciato sui social: "Ho chiesto di pagare con la carta - racconta l'ex martellista - e lui mi ha risposto di no, che ora non è più obbligato e che gli servono i contanti. Di fronte alle mie obiezioni, ha poi iniziato a urlare con arroganza, che ora lui può finalmente fare come vuole".
Il caso mentre nel Governo si discute della possibilità di fissare a 60 euro la soglia minima oltre la quale è obbligatorio accettare i pagamenti digitali: secondo i dati diffusi, l'80% delle transazioni elettroniche in Italia è inferiore al limite a cui pensa l'esecutivo. Anche se nelle ultime ore la premier Giorgia Meloni ha chiarito che "la soglia dei 60 euro è indicativa, può essere anche più bassa, c'è una interlocuzione in corso con l'Europa".
Silvia Salis, vice presidente onorario del CONI. Con Giorgia Meloni verso il futuro. #taxi pic.twitter.com/PmzigT6zS6
— Selvaggia Lucarelli (@stanzaselvaggia) December 4, 2022
La storia su Instagram di Silvia Salis sta facendo il giro del web ed è anche stata ripresa da un post di Selvaggia Lucarelli.