Martedì 23 Aprile 2024

"Silvia e Alessandro, fate buon viaggio"

Folla di parenti e amici, dura l’omelia del vescovo: "Per avidità si gioca troppo con la vita delle persone"

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Una città nella città, San Fermo è una comunità raccolta, unita, attorno alla sua chiesa. Ieri, a Varese, l’ultimo, straziante saluto a Silvia e Alessandro, i due fidanzati che da poco erano andati a convivere e che il perverso gioco alla roulette russa della funivia di Stresa ha strappato per sempre al loro futuro. Poco prima della funzione in parrocchia, un malore costringe a chiamare un’ambulanza. È il segno della tensione che qui si respira. C’è già un sole estivo poco dopo le 13 quando due donne alla fermata del bus scoprono di essere lì per la stessa missione: riaccompagnare i nipoti dall’asilo a casa e permettere alle mamme di presenziare alla cerimonia per gli amici.

"Silvia e Alessandro erano appena andati a convivere a due passi da qui – spiega una delle due donne –. Lei si era laureata a marzo e dopo aver trovato lavoro attendeva solo di sposare il suo grande amore". Alle 13.30, intorno alla scalinata sono già raccolti i ragazzi che conoscevano Silvia e Alessandro. Occhi lucidi e lunghi abbracci, mentre le grida dei familiari rompono il silenzio all’ingresso dei feretri, sui quali la mamma Enza versa lacrime inconsolabili. Dure le parole del vescovo ausiliare di Varese Giuseppe Vegezzi. "Per incompetenza, immoralità, per avidità ed egoismo si gioca troppo spesso con la vita d’altri". "Ci avete riempito la vita di emozioni, siamo fieri di aver fatto parte di voi. Rimarrete in eterno con noi e nei nostri cuori. Fate buon viaggio Amici. Questo non è un addio ma un arrivederci", hanno scritto i giovani su uno striscione, affisso insieme ad una gigantografia della coppia fuori dalla chiesa. Restano il dolore e mille domande. Oggi sarà la vicina Vedano Olona a dare l’ultimo saluto a Vittorio Zorloni, alla sua compagna Elisabetta e al piccolo Mattia, di appena 5 anni, uniti nel tragico destino della strage.

Mattia Boria