Siluro di Salvini: Di Maio ministro ora è un problema

"A nome di chi va in giro per il mondo? Chi rappresenta?"

Il leghista Matteo Salvini, 49 anni (Imagoeconomica)

Il leghista Matteo Salvini, 49 anni (Imagoeconomica)

"Io sono preoccupato per la situazione economica non per le beghe nei 5 stelle", ma "se qualcuno rimane nel governo senza rappresentare nessuno, un problema ci sarà... nel senso, a nome di chi va in giro per il mondo il ministro degli Esteri? Non ho capito chi rappresenta chi...". Matteo Salvini, lasciando il Senato, non ha risparmiato una frecciata a Luigi Di Maio.

È solo l’ultimo degli attacchi del leader del Carroccio all’ex vicepremier. Solo 48 ore fa aveva chiosato: "Io dico che non mi può fregare di meno di chi vince tra Conte e Di Maio. Mi interessa lo sconto benzina. Certo, che avere un ministro degli Esteri sfiduciato dal suo partito è qualcosa che rende la competitività italiana leggermente in difficoltà nel mondo".

Anche il non viaggio di Salvini a Mosca era stato motivo di punzecchiature tra i due. "Ha presentato uno pseudo piano di pace che è durato un quarto d’ora – ha detto – e poi non si sa in quale cestino sia finito. Non chiedo medaglie o ringraziamenti ma rivendico il mio diritto di lavorare per la pace". La risposta del titolare della Farnesina non si era fatta attendere: "Le critiche di Salvini? Sembra l’antipasto del Papeete 2. Ricordate quando fece cadere il Conte I? Iniziò criticando i vari ministri del governo".

Subito dopo il primo turno delle elezioni amministrative, il ministro degli Esteri aveva attaccatto Conte, accusandolo di scimmiottare proprio il leader della Lega: "Non possiamo stare al Governo e poi attaccarlo un giorno sì e un giorno no per imitare Salvini".