Giovedì 18 Aprile 2024

Signore e signori vietato sui voli Decolla la follia

Viviana

Ponchia

Mettiamo che io sia neutra. O come si dice adesso "non binaria". Nata femmina, ho scelto di cambiare sesso, ma non sentendomi a mio agio nemmeno come maschio ho chiesto (e purtroppo ottenuto) di essere definita senza identità sessuale. Mettiamo poi che decida di prendere un aereo. Secondo voi, con tutto quello che ho passato e dopo avere vagato nel terminal in cerca della toilette giusta, mi rimane ancora la forza di indignarmi se la hostess saluta i passeggeri con un accogliente "benvenuti a bordo signore e signori?". Davvero conservo l’energia per ricordare al mondo che non sono né l’uno né l’altro? Pare di sì. Rendendo sempre più reale l’incubo del politicamente corretto anche il gruppo Lufthansa proibisce il glorioso ladies and gentlemen a favore di espressioni asettiche come buongiorno o buonasera, che non feriscono nessuno (almeno fino a quando in Italia prenderemo atto che il giorno è maschio e la sera femmina). Si chiama linguaggio inclusivo. O neutralizzazione del genere. La sua missione è spazzare via dalla faccia della terra espressioni discriminatorie o degradanti "basate sul presupposto che uomini e donne siano destinati a ruoli diversi". Come appunto signore e signori. Era già successo a Disney World, in Florida, dove se la sono cavata con "sognatori di tutte le età" dando già che c’erano una botta anche al pregiudizio anagrafico (sono gli stessi che hanno messo il bollino rosso su cartoni razzisti come Dumbo e Biancaneve). Ma la crociata lessicale fa proseliti ogni giorno. Da quasi un anno signore e signori è sparito dai vettori della Japan Airlines (a me mette più a disagio la parola vettore). Stessa cancellazione sulla metropolitana di New York e quella di Londra. Le alternative potrebbero essere altrettanto comiche. "Buongiorno cosi" si adatta a tutti. "Salve fifoni" esorcizza la paura di volare. "Benvenuti a bordo esseri umani" invece non va bene, ormai è chiaro che i marziani sono fra noi.