Venerdì 19 Aprile 2024

Sicilia, centrodestra spaccato Musumeci strappa: tolgo il disturbo

Il governatore non si ricandida. La Russa frena: "Ancora niente di deciso"

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Il governatore della Sicilia, Nello Musumeci, annuncia che non si ricandida. "Ci sarà il mio successore, tra poco tolgo il disturbo" (si vota in ottobre), dice. Il governatore non offre spiegazioni, ma è stanco degli attacchi. Ultimo, quello del coordinatore regionale di Forza Italia e presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè, che non è nuovo nel prenderlo di mira. Poi quelli di Lega e altri azzurri. Difeso da Fd’I, dice di voler mollare. Ma, in casa Fd’I, non danno per persa la partita. Anzi, secondo Ignazio La Russa "Musumeci parla al futuro, non al presente. Non ci ho parlato ancora, ma per me vuol solo ribadire la richiesta di unità di tutto il centrodestra". In casa Lega, invece, brindano: senza neanche una lacrima, per Musumeci. Se Musumeci molla, però, si riaprono i giochi nel centrodestra. Peseranno i risultati delle elezioni comunali (Palermo, vinta dal centrista Lagalla, con una coalizione prima divisa e che poi si è unita, e Messina, vinta da un civico, Basile, ma appoggiato dalla Lega contro il centrodestra), ma anche i rapporti di forza nazionali.

Meloni, forte dei buoni risultati di Fd’I, farà pesare i tanti "no" di Lega e FI a Musumeci avanzando un’altra candidatura, ma è probabile che la partita si giochi al centro. Micciché ritiene che Ferrandelli (Azione e altre civiche), con il suo terzo posto a Palermo, sia "il nuovo soggetto politico". Altri soggetti centristi da Iv all’Udc, cercano candidati “altri“ rispetto a centrodestra e centrosinistra. Anche qui nervi tesi. Il via libera alle primarie (si vota il 23 luglio) vede solo nomi ventilati (l’eurodeputata Chinnici per il Pd, Cancelleri per i 5s) e nessun vero “campo largo“.

Ettore Maria Colombo