Allarme siccità: "Situazione critica nel Nord Italia, ulteriore peggioramento"

Il cuneo salino nel Po di Goro raggiunge già i 19 chilometri, ai minimi i grandi laghi. E le previsioni meteo annunciano altre beffe. Si spera nella primavera, altrimenti lo scenario potrebbe diventare drammatico

Milano, 9 marzo 2023 - Non conosce fine la 'sete' nel Nord Italia. Lo scenario della siccità è sempre più critico. Si spera nella primavera, perché la situazione potrebbe diventare drammatica in diverse regioni. "La siccità resta critica nella gran parte dell'area Padana", soprattutto nei "territori Piemontese e Lombardo" dove la situazione idrologica di "conclamato stress idrico già evidenziata un mese fa" è peggiorata nelle ultime settimane alla luce della mancanza prolungata di precipitazioni in grado di colmare, anche solo parzialmente, il deficit ereditato dalla stagione del 2022", spiega l'Osservatorio dell'Autorità del Fiume Po rilevando che "il deficit desta particolare preoccupazione per i prossimi mesi".

Il vertice sulla crisi idrica

I dati sono stati raccolti dagli enti che si sono riuniti stamattina, nel corso del secondo incontro ufficiale dell'Osservatorio Permanente di ADBPo. Alla riunione di Parma hanno preso parte oltre 70 rappresentanti di ministeri, regioni del distretto del Po, stakeholder e agenzie di monitoraggio, che hanno complessivamente offerto un "quadro di palese difficoltà per i prossimi mesi in cui prenderà il via la stagione dell'agricoltura". 

I dati della siccità nel Nord Italia

Nell'insieme dei macrodati, raccolti e rielaborati dallo staff tecnico di ADBPo in collaborazione con le Arpa regionali emergono alcuni casi che dimostrano chiaramente lo stato di sofferenza all'interno del distretto del fiume Po. L'intrusione del cuneo salino, sempre nei rami della foce del Grande Fiume, raggiunge già nel Po di Goro (secondo le analisi di Arpa Daphne in corso di ulteriore approfondimento) i 19 km di risalita delle acque salmastre. Anche i laghi mantengono quote minime: il Garda risulta ad oggi quello in maggior crisi con un riempimento solo del 25% e con AIPo che già da giorni ha provveduto alla chiusura (eccezion fatta per il deflusso ecologico di 8mc/s verso il Mincio) della diga di Salionze. Il lago Maggiore offre lo stesso panorama con un riempimento del 41,5% e con l'ente regolatore che conferma la scarsità di risorsa nei bacini di valle come mai negli ultimi 16 anni.

Massimo livello di criticità in Piemonte

La situazione più difficile in Piemonte: il dato ufficiale di Arpa regionale conferma una anomalia delle piogge fino a -85% esclusa l'area del Cuneese, dove qualche nevicata ha ristorato leggermente il comprensorio sotteso. Utilitalia, la Federazione delle imprese idriche, ambientali ed energetiche, ha comunicato che, ad oggi, nella parte nord occidentale del distretto, sono presenti diversi Comuni con il massimo livello di severità idrica, cioè con criticità su parte significativa dell'abitato, riempimento del serbatoio integrato con autobotti o atri interventi provvisori di somma urgenza. Fra questi, 19 sono concentrati in Piemonte nelle provincie di Novara, Verbano Cusio Ossola e Cuneo. I 19 Comuni con livello massimo di severita' idrica sono Armeno (NO), Cannero Riviera (VB), Piedimulera (VB), Pieve Vergonte (VB), San Bernardino Verbano (VB), Pettinengo (BI), Strona (BI), Valdilana Soprana (BI), Zumaglia (BI), Demonte (CN), Moiola (CN), Roccabruna (CN), Macra (CN), Isasca (CN), Venasca (CN), Brossasco (CN), Melle (CN), Peveragno (CN) e Perlo (CN).

Meteo: altra beffa per il Nord

E le previsioni meteo per i prossimi giorni sanno di beffa. Un crudo inverno si registra in questo momento sull'Europa centro settentrionale, con neve da Londra fino a Praga passando per le pianure tedesche, mentre c'è uno stagnante anticipo di primavera in Italia. Andrea Garbinato, responsabile redazione ilMeteo.it, conferma che le perturbazioni atlantiche transitano in queste ore sul settore a Nord delle Alpi e, laddove incontrano l'irruzione artica associata allo stratwarming di febbraio, portano nevicate fino al piano.

Cos'è lo stratwarming

Per stratwarming di febbraio ricordiamo l'evento importante di riscaldamento stratosferico dello scorso mese che poi ha visto, come ripercussione fredda in troposfera, la discesa di un lobo polare fino a Londra. In parole semplici, il gelo artico ha raggiunto parte dell`Europa a Nord della catena alpina: anche dai nostri cugini francesi il termometro è sceso ripidamente con nevicate a bassa quota. D'altro canto, però, le Alpi hanno fermato l'Inverno tra Savoia, Svizzera e Tirolo dove anche nei prossimi giorni sono previste forti nevicate. L'Italia settentrionale si è trovata in ombra pluviometrica. Un incubo che sembra non conoscere fine.

Piogge al Sud

Intanto nelle prossime ore sull'Italia è atteso un ulteriore rialzo termico, con un giovedì 9 marzo tutto sommato discreto ed asciutto. Qualcosa cambierà drasticamente venerdì 10, quando un ciclone, in transito dalle Isole Britanniche verso Est, causerà un rapido ma intenso peggioramento sull'Italia con qualche temporale e forte vento: si tratterà di un fronte freddo associato al Ciclone Inglese, con fenomeni soprattutto sul settore centro meridionale. Il Nord dunque, ancora senz'acqua.

Le speranze per la prossima settimana

La giornata più interessante però sarà sabato 11 marzo quando, complici i venti di Foehn, potremo raggiungere addirittura i 25 gradi all'ombra sul Nord Ovest. Avremo un anticipo di primavera, che non nasconderà del tutto l`insidia di qualche altro movimento interessante dal punto di vista meteorologico nei giorni seguenti. Domenica 12 marzo, infatti, potrebbe arrivare il vento di Maestrale a riportare un crollo delle temperature di 7-8 gradi al Nord, e a spingere anche delle piogge verso Medio Adriatico e Sud. Una piena alternanza primaverile, confermata poi con l`inizio della nuova settimana dalla formazione tra la sera di lunedì 13 e martedì 14 di un altro ciclone sull`Italia: vento e pioggia potrebbero tornare in modo diffuso, forse addirittura anche sul siccitoso Nord Ovest. Al momento non sono però previste precipitazioni significative per il Bacino del Po che presenta valori record per mancanza di acqua.