Venerdì 19 Aprile 2024

Si vede la luce in fondo al tunnel "A fine anno casi dimezzati"

Secondo i calcoli del fisico Battiston stiamo per superare il picco, ma serve massima attenzione. Ieri oltrepassata la soglia dei 50mila morti. Sale il numero dei ricoveri ordinari, stabili le rianimazioni

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È questione di ore per il picco dell’epidemia, poi la curva dei contagi da Coronavirus dovrebbe piegarsi verso il basso. Secondo i calcoli del fisico Roberto Battiston, dell’Università di Trento, basati sui dati forniti dalla Protezione civile, fra il 26 e il 27 novembre la curva dovrebbe sfiorare il picco. Per quella data il numero complessivo dei casi positivi al Covid-19 dovrebbe passare dagli attuali 796.849 a circa 830.000. Un numero che potrebbe dimezzarsi per Natale, anche se resterà comunque molto alto e richiederà la massima attenzione.

Ieri, a 11 mesi dall’inizio dell’emergenza, l’Italia ha superato la soglia delle 50mila vittime (50.453), con un incremento di 630 rispetto al giorno precedente. Altri 22.930 casi di nuovo Coronavirus individuati in Italia nelle ultime 24ore, circa 5.400 meno del giorno precedente. I dati parlano chiaro: vietato abbassare la guardia perché il rapporto tra casi positivi e tamponi (148.945 nelle ultime 24 ore) è ancora elevato e, con il 15,3%, non si discosta molto dai valori registrati nei giorni scorsi. C’è anche una buona notizia, però, perché per la prima volta dall’inizio della seconda ondata, calano gli attualmente positivi: sono 796.849, ossia 9.098 in meno rispetto al 22 novembre, quando erano 805.947. Segno meno anche sui ricoveri nelle unità di terapia intensiva, con nove nelle ultime 24 ore contro i 43 del giorno precedente, per un totale di 3.810. In aumento, invece, i ricoveri nei reparti ordinari degli ospedali: 34.697 persone, con un incremento rispetto di 418, quasi il doppio di domenica (+216). Anche i dati delle regioni continuano a mostrare realtà diversificate, con la Lombardia che si conferma ancora al primo posto per numero dei casi (5.289), seguita a distanza da Veneto (2.540). Emilia Romagna (2.347) e Lazio (2.341).

Per Giovanni Corrao, docente di Statistica medica all’Università Milano Bicocca e past president della Società italiana di statistica medica ed epidemiologia clinica (Sismec), "per fine novembre è atteso il plateau dei ricoveri in terapia intensiva e per la prima settimana di dicembre il plateau dei decessi". Nuovi dati, calcoli e stime stanno fornendo "un’indicazione concreta che sta invertendo la tendenza" ha concluso Battiston secondo il quale "stiamo riuscendo a recuperare la situazione rispetto alla crescita esponenziale nella prima parte di ottobre, non dobbiamo abbassare la guardia in quando la quantità di persone portatrici dell’infezione è molto alta e l’epidemia potrebbe ripartire con effetti terribili".

Veronica Passeri