Si sfidano sui social e poi in strada A 22 anni ammazzato a coltellate

Il regolamento di conti convocato sul web. Nella rissa finita nel sangue: grave anche un 16enne

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di Barbara Calderola

L’appuntamento le gang lo prendono direttamente sui social, a Pessano con Bornago, nel Milanese. Forse un luogo neutrale, quello giusto per guardarsi direttamente negli occhi. Droga e ragazze per gli investigatori potrebbero essere i moventi, intrecciati fra loro, del regolamento di conti che non finisce come al solito a botte. Questa volta a terra c’è un morto. Simone Stucchi, appena 22 anni, di Vimercate nella vicina Brianza, capelli rasati sulla nuca e ricci sopra la fronte, sguardo da duro nelle foto postate di continuo, è stato raggiunto al cuore da una coltellata, ma sul suo corpo c’erano altri fendenti: due alla schiena, uno in pancia.

La rissa è scoppiata al culmine di una rivalità che andava avanti dall’estate scorsa, minacce e provocazioni su Internet, un’escalation, fino allo scontro – definitivo – di mercoledì notte. All’appuntamento i ragazzi ci vanno tutti pronti a menare le mani. Bastoni e spranghe. Solo cinque minuti prima, racconta un testimone che era a spasso col cane, al parco di via Monte Grappa "era tutto tranquillo".

Nulla di strano nella placida strada di periferia del paese dell’hinterland, fra il ponticello sul torrente Molgora e le recinzioni delle case, allineate in ordine davanti ai giardini. All’improvviso, sono arrivati i vimercatesi con il cappuccio ben calato sul volto e le mazze. Erano in 15 e 10 di loro sono già stati identificati dai carabinieri. "Cercavano qualcuno di preciso", dice un 16enne rimasto ferito per caso nel pestaggio. Come tutte le sere era fuori con dei coetanei e sono finiti nel bel mezzo dello scontro. Il minorenne ha una trauma cranico, gli hanno tirato una pietra in testa, è ricoverato in ospedale. "Ho visto alcuni ragazzi scappare – aggiunge – alla fine si sono affrontati in strada".

Pugni, calci, mazzate, poi è spuntato il coltello. I residenti hanno sentito i lamenti di Stucchi che agonizzava sul selciato e hanno chiamato i soccorsi, che sono arrivati senza potere fare nulla: troppo profondo il colpo di lama sotto l’ascella. I genitori gli avevano appena comprato un’edicola. Anche loro ne gestiscono una in Brianza, e pensavano di tenerlo lontano dalle brutte compagnie con il lavoro. Aveva precedenti penali minori – per falso e spaccio – ma abbastanza per far preoccupare la famiglia. Ora, è caccia al suo assassino che si nasconde nella fazione dei pessanesi: i carabinieri lo braccano. Quando sono arrivati, tutti si erano già dileguati. Per terra i militari hanno trovato un’altra lama, ma è poco probabile che sia l’arma usata per il delitto, non c’erano tracce di sangue. La conferma, però arriverà dalla scientifica. Sui social, gli stessi su cui la faida fra giovanissimi è iniziata, adesso corre il dolore degli amici per la fine di Simone, "a nessuno dovrebbe succedere quel che è successo a te, proteggici da lassù", dicono gli amici. Ma adesso, fra le strade tranquille di questo lembo di Lombardia, si teme la vendetta.