Mercoledì 24 Aprile 2024

Si litiga per la statua della Madonna "In processione solo con l’originale"

Cremona, divieto del parroco sull’opera lignea da portare in barca: "Si rovina". E fa costruire una copia, fedeli in rivolta

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di Daniele Rescaglio

C’era una volta la provincia italiana. C’erano una volta la fede, i riti propiziatori e le tradizioni. C’erano e ci sono ancora, come le liti, le faide che scatenano. E c’è, ancora, la grandiosa processione sul Po per la festa dell’Assunta. Brancere, frazione di Stagno Lombardo, nel Cremonese, è il luogo da cercare sulla mappa. Qui, come nel Mondo Piccolo di Don Camillo raccontato da Guareschi, il parroco ogni anno deve lasciare la chiesa con la grande statua del Settecento, e scortarla sulle acque del Grande Fiume da Cremona. Ma questa volta si litiga. Sulla statua e sulla sua copia, che si sta realizzando, per lasciare l’originale al sicuro. Il prete, don Pierluigi Vei, terrebbe a custodire l’opera del XVIII Secolo in chiesa a Brancere, e ha ordinato un simulacro in vetroresina. Più leggero, ma identico all’originale, da caricare sulla barca per la piccola regata votiva. Un’azienda specializzata si sta occupando di fare la scansione in 3D della scultura che costerebbe 8.200 euro. L’idea iniziale era quella di chiudere la statua nella sua cappella, di non lasciarla più salire sulla barca a solcare il Po. Troppo pericoloso. Ma i fedeli, le associazioni che ogni anno partecipano alla sacra uscita sul Po non ci volevano stare.

Così è arrivata la soluzione hi-tech, che però a tutti non piace e per di più richiede di spendere soldi. Il sacerdote ha recentemente scritto proprio alle Società canottieri, che da sempre partecipano alla ricorrenza di Ferragosto, portando sulle barche la Madonna da Cremona fino a Brancere, dove si svolge la processione e viene celebrata la messa, raccontando della decisione di realizzare la copia da usare per l’evento e chiedendo anche un contributo economico. Sarà stata la scelta presa senza preavviso, sarà l’affetto per la Madonna orginale, ma qualche critica è arrivata. "Se la statua nuova in vetroresina sarà pronta, la faremo con quella; altrimenti sul Po porteremo l’effige lignea del XVIII secolo, come si è sempre fatto", ha spiegato don Pierluigi Vei, gettando acqua sul fuoco delle polemiche.

Per mettere d’accordo i custodi della tradizione e il parroco innovatore ci vuole tutta l’abilità politica e diplomatica dei sindaci di Cremona e di Stagno, Gianluca Galimberti e Roberto Mariani. Già fissato un incontro al vertice, cui dovrà partecipare anche il presidente di Assocanottieri Maurilio Segalini e forse lo stesso don Vei. "Nessuna polemica, se secondo il don il trasporto della statua potrebbe essere rischioso è sicuramente così. Non tocca al Comune decidere – prova a smussare il sindaco Mariani –. Nemmeno la questione economica è un problema, se proprio vedremo di intervenire, al limite cercando anche degli sponsor. Lunedì parleremo anche di questo", sottolinea Mariani.

La copia della statua in vetroresina dovrebbe essere pronta per il 15 di agosto: "La ditta che dovrebbe realizzare la copia è già venuta a Brancere e ha fatto la scansione – racconta il parroco – . Mi hanno assicurato che per il 15 agosto sarà pronta". Sui costi, don Vei ha altre certezze: "Spero nella Provvidenza e credo proprio che i soldi li troveremo". Lontani i tempi in cui Don Camillo, per proteggere l’angelo di rame del 1200 issato sul campanile dal trasloco in un museo, si asserragliava nella cella campanaria, per impedirne la sostituzione con una volgare copia. Anche nel Mondo Piccolo affacciato sul Grande Fiume è di moda la stampa tridimensionale.