Giovedì 18 Aprile 2024

Russi allentano la morsa su Kiev. Pentagono: è un riposizionamento

Le truppe di Mosca avrebbero ridotto la pressione sulla capitale e su Chernikov. Il Pentagono: è un riposizionamento, non un ritiro

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Al 34esimo giorno la guerra rallenta. Le truppe russe hanno ridotto la pressione su Kiev e Chernikov, muovendo alcune unità verso la Bielorussia e la Russia. Quelle che vengono ritirate sono le unità più provate da un mese di combattimento e da pesanti perdite. "Confermiamo che alcune unità russe intorno a Kiev hanno iniziato un riposizionamento, ma non è un vero ritiro" ha affermato il portavoce del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, John Kirby. E così la pensa anche lo stato maggiore ucraino, che osserva come i russi "mantengano sostanzialmente le posizioni a Nord-Ovest di Kiev (Bucha-Gostomnel) e ad Est della capitale (oltre Velyka Dymerca)" ma, sottolineano, almeno il flusso di truppe ha invertito il senso e non ci sono più operazioni offensive. Che continuano invece nel Donbass e in parte delle regioni orientali.

I russi premono per ottenere la conquista completa della città di Izyum, ai confini del Donbass. I combattimenti in questa zona sono in corso da diversi giorni attorno agli insediamenti di Kamenka, Sukhaya Kamenka, Tikhotskoye e Barvenkovo. L’obiettivo è puntare su Sloviansk. Nel Donbass vero e proprio proseguono gli attacchi russi su Rubizhne, Popazna e Sievierodonetsk, ma senza successo. A Mariupol i russi hanno ulteriormente avanzato verso il centro della città. Il vicecomandante del battaglione Azov che la difende ha però ancora negato la possibilità di arrendersi. "Non ci ritireremo – ha detto Svyatoslav Palaman – e continueremo a difendere la città casa per casa". Secondo la brigata Azov – ma non ci sono conferme indipendenti – il comandante delle truppe cecene a Mariupol Ruslan Geremeyev, uno degli uomini più vicini al leader ceceno Ramzan Kadyrov e presunto organizzatore dell’assassinio del dissidente russo Boris Nemtsov, sarebbe stato gravemente ferito nella città assediata.

Gli ucraini hanno invece ricacciato a 50-60 chilometri a sud di Kryvyi Rih un paio di colonne russe e si segnalano combattimenti non lontano da Kherson, dove è in atto una controffensiva, a riprova che anche qui le truppe ucraine hanno avanzato. Ma i russi mantengono la pressione con l’artiglieria e ieri alcuni missili hanno colpito l’edificio dell’amministrazione provinciale di Mykolayev, facendone crollare la parte centrale. A sera si parlava di 12 vittime e 33 feriti. L’esercito russo ha lanciato anche un attacco missilistico sull’aeroporto di Starokostiantyniv, nella regione di Khmelnytsky, distruggendo un deposito di carburante.

Alessandro Farruggia