di Riccardo Jannello
Vittorio Sgarbi, da onorevole ma anche da esteta e bon vivant, come legge la sentenza degli Ermellini?
"Mi pare che sia esattamente l’opposto del buon senso".
Si spieghi meglio.
"Se questa donna ha sopportato così tanto tempo le corna del marito vuol dire che sperava in un ravvedimento e quindi doveva essere doppiamente risarcita la sua buona volontà di mantenere in piedi la coppia".
Che cosa ha dimostrato la signora in questione?
"La pazienza nei confronti del fedifrago e il rispetto dell’unione della coppia. Se poi proprio non ce l’ha fatta è perché l’uomo ne ha combinate davvero troppe e se errare è umano perseverare così è diabolico".
E che cosa meriterebbe come risarcimento?
"Bisognerebbe fissare una tariffa per ogni tradimento, se i giudici decidevano di risarcire con 500 euro ogni corna premiavano ulteriormente la pazienza e il desiderio di salvare il rapporto".
Nel collegio giudicante c’erano due donne…
"Tipiche femmine impazienti che invece di lodare e premiare la perseveranza della signora hanno deciso con la rabbia nei confronti dell’atto maschile".
Il tradimento è… Ci dia una sua definizione.
"Intanto il tradimento è diverso da uomo a donna. Queste ultime tradiscono con la volontà di fare pagare qualcosa al marito, che sia la sua indisponibilità, la distrazione".
E per il maschio?
"L’uomo tradisce per tenersi in allenamento, per infantilità e immaturità. Non è un tradimento tout court, ma è fatto per il proprio orgoglio, per sentirsi il più forte. E poi l’uomo non tradisce del tutto: se un marito va a Cuba e sta con otto cubane quando torna è ancora più innamorato della moglie. Bisognerebbe pensare anche a quello. Certo se questo l’ha fatto per quindici anni ha un po’ esagerato".
Magari la signora in questione la pensa diversamente…
"Forse, ma la sua maturità ha consentito forme di immaturità delle quali andava risarcita".
Quindi, giudizio finale?
"Sentenza fatta con i piedi".