Giovedì 18 Aprile 2024

Sfuma la zona bianca, Sardegna in arancione Metà delle regioni ad alto rischio contagio

Continua ad aumentare la pressione sulle terapie intensive, in calo i decessi (386). Lombardia ed Emilia-Romagna le aree più colpite

di Veronica Passeri

Svanisce il sogno ’bianco’ della Sardegna nell’Italia prevalentemente ’rossa’: anche l’isola dal 22 marzo diventa arancione, mentre solo il Molise fa il percorso inverso passando da rosso ad arancione. Ma sono ben dieci le regioni in cui il rischio Covid-19 resta alto (undici quelle in cui è moderato con sette di queste che potrebbero passare nella fascia con rischio più alto nelle prossime settimane) in un quadro che appare in peggioramento.

Ieri il ministro della Salute ha firmato le ordinanze con le nuove regole, che saranno in vigore da lunedì prossimo, per contenere l’epidemia da Coronavirus. Resta ’rossa’ la Campania, per cui è stata prorogata l’ordinanza, mentre la Puglia, in cui l’Rt, l’indice di trasmissione del contagio, sale a 1,24 rischia di restare ’rossa’ fino a dopo Pasqua. Peraltro il governatore Michele Emiliano ha annunciato che la Regione sta "ragionando sull’ipotesi di stringere ulteriormente le misure rispetto a quelle previste dal Governo nella zona rossa". I dati del monitoraggio settimanale dell’Istituto superiore di sanità non sono affatto buoni, perché nell’ultima settimana si è registrato un ulteriore aumento dell’incidenza a livello nazionale: superata la soglia limite di 250 casi settimanali per 100mila abitanti, con un Rt sempre pari a 1,16.

Il numero di persone ricoverate in terapia intensiva è in forte aumento con un tasso di occupazione a livello nazionale sopra la soglia critica. Un insieme di fattori che rendono indispensabile la stretta sulle misure di contenimento. Sedici regioni hanno un Rt maggiore di uno: tra queste la Campania ha un Rt di 1,5 mentre Piemonte e Friuli Venezia Giulia hanno un Rt di 1,25. Una situazione che richiede, secondo l’Iss, la necessità di mantenere "rigorose misure di mitigazione nazionali", di ridurre "interazioni fisiche" e "mobilità" e di evitare in genere tutti i contatti non necessari fuori dalla propria abitazione.

Il quadro è grave anche in Europa dove secondo una stima si è sfiorato il milione di morti da Covid. In Germania la cancelliera Angela Merkel ha parlato di una situazione che "sta diventando molto difficile" per una "crescita esponenziale dei contagi". È scattato, invece, a mezzanotte il nuovo lockdown per Parigi, mentre la Francia è nel pieno della terza ondata di Covid e circa 21 milioni di persone in 16 zone del paese saranno sottoposte a nuove misure restrittive per la durata di 4 settimane.

Intanto ieri il bollettino giornaliero del ministero della Salute ha fatto registrare un tasso di positività stabile al 7% ma oltre 25.700 nuovi casi; in leggero calo i decessi, che restano comunque ben 386, il 9% in meno rispetto ai 423 del giorno precedente. I ricoveri nelle terapie intensive sono stati 31 in più nel saldo fra entrate e uscite e 244 i nuovi ingressi, per un totale di 3.364 ricoverati. Fra le regioni è ancora una volta la Lombardia a registrare il maggiore incremento di casi in 24 ore, con 5.518, seguita da Emilia-Romagna (3.188), Piemonte (2.997), Lazio (2.188), Campania (1.997), Veneto (1.917), Puglia (1.785) e Toscana (1.365). Il governatore dell’Emilia-Romagna e presidente della Conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini ha spiegato che aver anticipato di una settimana le zone rosse in gran parte della regione sta già dando risultati perché "nel dramma di questa terza ondata, con gli ospedali riempiti, in 15 giorni, a una velocità mai vista, l’Rt in Emilia-Romagna, da 1,35 pare stia già scendendo attorno a 1,15-1,16".