Martedì 23 Aprile 2024

Sesso e potere, lo scandalo che segnò gli Usa

Una serie tv sulla Lewinsky

Senza Monica Lewinsky non saremmo mai diventati grandi. Noi, la politica, le relazioni sul posto di lavoro. Saremmo rimasti tutti incagliati in quel parco giochi che furono gli anni Novanta, con le loro meraviglie e ipocrisie, passando sopra gli Epstein e i Weinstein. Nessuno si sarebbe interrogato seriamente sulla natura di un rapporto orale (è sesso oppure no?) e questo avrebbe condannato per sempre l’umanità a confusioni preadolescenziali. Ci saremmo risparmiati barzellette non memorabili (- Sai che la Lewinsky è stata riammessa alla Casa Bianca? – Nooo, e come mai? – Doveva ancora dare gli scritti) rinunciando però alla più formidabile lezione di erotismo e potere che ha aperto gli occhi all’America e al resto del mondo.

Ora quella vicenda diventa una serie televisiva su cui l’ex stagista di San Francisco ha dato la sua benedizione. "Non passa giorno che non mi torni in mente il mio errore e di quell’errore mi pento profondamente", chiarisce dopo vent’anni passati a difendersi dai trolls e dal pubblico svergognamento.

Al presidente non andò malissimo. Un impeachment per atti illeciti e bugie diventato macchiolina, una popolarità senza flessioni e molta indulgenza quando si scoprì, pensa un po’, che anche i suoi nemici repubblicani non avevano le idee chiarissime in materia di alibi e fellatio. Ha senso tornarci sopra? Ripercorrere quella storia come un romanzo criminale? Le ragazze del #metoo preparano i pop corn. I Clinton invece hanno fatto sapere di essere già stati invitati a cena dai loro fantasmi, quindi anche no.

Noi, che da allora non abbiamo più guardato lo studio ovale con candore, ci saremo. Come per The Crown, come ogni volta che la finzione si traveste da storia e ci dà la possibilità di sparare sentenze. Servirà come pretesto per uscire dall’incertezza: quella ragazza con le scarpe rosse che oggi consuma il suo piatto di vendetta bello freddo ci ha fatto un favore o è colpevole di averci tolto l’innocenza?