Servizi sociali, affidi illeciti: 16 misure cautelari. "Lavaggio del cervello ai bimbi"

Affari con i minori tolti alle famiglie, ai domiciliari anche il sindaco di Bibbiano. L'inchiesta: i piccoli suggestionati anche con impulsi elettrici. Conte: "Accuse raccapriccianti"

Bufera sui servizi sociali nel Reggiano, 18 misure cautelari (foto Artioli)

Bufera sui servizi sociali nel Reggiano, 18 misure cautelari (foto Artioli)

Reggio Emilia, 27 giugno 2019 - Sedici persone, tra le quali il sindaco Pd di Bibbiano (Reggio Emilia) Andrea Carletti (video), politici, medici, assistenti sociali, liberi professionisti, psicologi e psicoterapeuti di una nota onlus di Torino sono stati raggiunti da misura cautelare questa mattina dai carabinieri di Reggio Emilia (foto) per affidamenti illeciti di minori. 

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L'inchiesta ‘Angeli e Demoni’ coordinata dal sostituto procuratore di Reggio Emilia Valentina Salvi vede al centro la rete dei servizi sociali della Val D’Enza, accusati di aver redatto false relazioni per allontanare i bambini dalle famiglie e collocarli in affido retribuito da amici e conoscenti. 

Sono agli arresti domiciliari il sindaco di Bibbiano e altre cinque persone (la responsabile del servizio sociale integrato dell'Unione di Comuni della Val d'Enza, una coordinatrice dello stesso servizio, un'assistente sociale e due psicoterapeuti di una Onlus). Otto misure cautelari di natura interdittiva, il divieto temporaneo di esercitare attività professionali, sono state eseguite a carico di altre otto persone, dirigenti comunali, operatori socio-sanitari, educatori. Infine, altre due misure coercitive del divieto di avvicinamento ad un minore sono state eseguite a carico di una coppia affidataria accusata di maltrattamenti.

Tra i 27 indagati spuntano i nomi eccellenti del noto avvocato Marco Scarpati (aggiornamento: accuse archiviate) e del direttore generale dell'Ausl Fausto Nicolini. Per loro non sono state applicate misure cautelari. Scarpati e Nicolini sono accusati di abuso d'ufficio, in concorso tra gli altri con il sindaco Andrea Carletti. 

Un giro d’affari, quello ricostruito dagli investigatori, da centinaia di migliaia di euro. Tra i reati contestati frode processuale, depistaggio, abuso d’ufficio, maltrattamento su minori, lesioni gravissime, falso in atto pubblico, violenza privata, tentata estorsione, peculato d’uso.

I carabinieri che hanno svolto gli accertamente evidenziano che lcune vittime dei reati contestati dall'inchiesta, oggi adolescenti, "manifestano profondi segni di disagio, tossicodipendenza e gesti di autolesionismo".

Le indagini sono iniziate alla fine dell'estate del 2018 dopo l'anomala escalation di denunce da parte dei servizi sociali coinvolti, per ipotesi di reati di abusi sessuali e violenze a danni di minori commessi da parte dei genitori. E l'analisi dei fascicoli vedeva puntualmente approdare le indagini verso la totale infondatezza di quanto segnalato.

Da questo spunto si è sviluppata l'indagine che ha svelato numerosi falsi documentali, redatti secondo l'accusa dai servizi sociali in complicità con alcuni psicologi, "artatamente trasmessi all'Autorità Giudiziaria".

Secondo gli investigatori, quello svelato dall'inchiesta 'Angeli e Demoni' è "un business illecito di diverse centinaia di migliaia di euro di cui beneficiavano alcuni degli indagati, mentre altri si avvantaggiavano a vario titolo dell'indotto derivante dalla gestione dei minori attraverso i finanziamenti regionali". Grazie a questi fondi venivano, inoltre, organizzati anche numerosi corsi di formazione e convegni ad appannaggio di una Onlus, "in elusione del codice degli appalti e delle disposizioni dell'Autorità Nazionale Anticorruzione". 

Oltre 100 i carabinieri impegnati nell’esecuzione dell’ordinanza cautelare e di decine di perquisizioni domiciliari.

I bambini, stando alle contestazioni, venivano suggestionati durante sedute di psicoterapia anche mediante l’uso di impulsi elettrici, spacciato ai piccoli come “macchinetta dei ricordi”, che in realtà avrebbe “alterato lo stato della memoria in prossimità dei colloqui giudiziari. Tra gli affidatari dei minori anche titolari di sexy shop.

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Bufera sui servizi sociali, carabinieri in azione

"Falsificati i disegni dei bambini, lavaggio del cervello"

Ore e ore di intensi lavaggi del cervello intercettati dai carabinieri reggiani durante le sedute di psicoterapia effettuate sui minori, anche di tenera età, dopo che gli stessi erano stati allontanati dalle rispettive famiglie attraverso le più ingannevoli e disparate attività, tra le quali: relazioni mendaci, disegni dei bambini artefatti attraverso la mirata “aggiunta” di connotazioni sessuali, terapeuti travestiti da personaggi cattivi delle fiabe messi in scena ai minori in rappresentazione dei genitori intenti a fargli del male, falsi ricordi di abusi sessuali ingenerati con gli elettrodi di quella che veniva spacciata ai bambini come “macchinetta dei ricordi”.

Questi, secondo l'indagine 'Angeli e demoni' dei carabinieri di Reggio Emilia, erano solo alcuni dei metodi adottati nei confronti dei bambini con l'obiettivo di allontanarli dai genitori, per poi mantenerli in affido e sottoporli ad un circuito di cure private a pagamento di una Onlus piemontese.

Il tutto durante i lunghi anni nei quali gli appartenenti ai servizi sociali indagati omettevano di consegnare ai bambini lettere e regali dati dai genitori naturali che i Carabinieri hanno trovato e sequestrato in un magazzino dove erano accatastati.

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Conte: "Da inchiesta accusa raccapriccianti", Fontana: "Subito commissione d'inchiesta"

"Se fossero confermati i fatti si tratterebbe di accuse raccapriccianti e sconvolgenti". Lo ha detto il premier Giuseppe Conte, a proposito dell'inchiesta. Il ministro per la Famiglia e le Disabilità, con delega alla tutela minori, Lorenzo Fontana, ha assicurato subito una commissione d'inchiesta: "Quanto sta emergendo dall'inchiesta 'Angeli e Demone' è di una gravità inaudita. Grazie ai Carabinieri e agli inquirenti per il loro lavoro. D'intesa con i gruppi Lega ci siamo già attivati per istituire una commissione d'inchiesta sulle comunità familiari che accolgono minori. Nei confronti dei bambini deve essere garantita la massima trasparenza e ogni forma di tutela".

Così, invece, il vicepremier Luigi Di Maio su Facebook: "Un altro business, orribile, sui minori. Una galleria di atrocità assolute che grida vendetta a Reggio Emilia e per cui oggi - oltre a una ventina di indagati - è stato arrestato anche il sindaco di Bibbiano, Andrea Carletti (Pd). Quello che viene spacciato per un modello nazionale a cui ispirarsi sul tema della tutela dei minori abusati, il modello 'Emilia' proposto dal PD, si rivela oggi come un sistema da incubo: bambini 'selezionati' e sottratti illegittimamente alle famiglie, per poi venire consegnati in una sorta di 'affido horror' a personaggi discutibili, tra i quali titolari di sexy shop, pedofili, gente con problemi mentali"  

"Se qualcuno ha commesso reati sarò il primo a chiedere che paghi in maniera esemplare. La magistratura indaghi fino in fondo, si accerti la verità, si puniscano i colpevoli, ripeto: senza sconti per nessuno". Così il Governatore dell'Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, che difende però il sistema di servizi dell'Emilia Romagna: " L'inchiesta 'Angeli e demoni' sta prefigurando un quadro che, se venisse confermato, disegnerebbe contorni allucinanti, del tutto fuori dal sistema socio-educativo e di tutela dei minori della nostra regione.  Non c'è bisogno di ricordare come i servizi per l'infanzia dell'Emilia Romagna siano considerati tra i più avanzati d'Europa e del mondo e per questo presi a riferimento".

"Ciò che sta emergendo dall'operazione dei Carabinieri in corso nel reggiano sul tema affidi familiari ha contorni che, se confermati, sarebbero di una gravità inaudita. In quel caso, è chiaro che la Regione si troverebbe ad essere parte lesa. E, soprattutto, in quel caso, la Regione si aspetta che i delinquenti siamo puniti severamente, come meritano", sono invece le parole di Sergio Venturi, assessore regionale alle Politiche per la Salute.

Il sindaco di Bibbiano ai domiciliari, ecco di cosa è accusato

La possibilità di intrattenere contatti all'esterno per ottenere collaborazione nel proprio interesse al fine di dare "copertura" alle attività illecite. E capacità di influenza e contatti a diversi livelli politico-amministrativi nei settori di competenza, ad esempio l'Asl, ma anche l'autorità giudiziaria minorile. Sarebbe stato questo il ruolo del sindaco di Bibbiano Andrea Carletti, Pd, da poco rieletto con il 79% dei voti, finito agli arresti domiciliari nell'ambito dell'indagine 'Angeli e demoni'. 

Carletti, indagato per abuso d'ufficio in concorso con altri, secondo la Procura reggiana avrebbe omesso di effettuare una procedura ad evidenza pubblica per l'affidamento del servizio di psicoterapia, avente un importo superiore a 40mila euro. Così facendo lui e altri sei indagati "intenzionalmente procuravano un ingiusto vantaggio patrimoniale al centro studi Hansel e Gretel". 

Hansel e Gretel è una onlus di Moncalieri, comune alle porte di Torino, dove questa mattina i carabinieri hanno sequestrato computer e documenti. Tre psicoterapeuti di questa onlus sono indagati. I tre, si legge nell'ordinanza, "nella piena consapevolezza della totale illiceità del sistema creato, a loro vantaggio, in palese violazione della normativa in tema di affidamenti di servizi pubblici e nella piena consapevolezza che la loro attività professionale venisse retribuita da ente pubblico, esercitavano sistematicamente attività di psicoterapia con minori loro inviati dal servizio sociale Val d'Enza".

Il sindaco di Bibbiano ai domiciliari, la Giunta: "Certi della sua correttezza"

"Esprimiamo la piena solidarietà e vicinanza al nostro sindaco Andrea Carletti, che ha sempre dimostrato attenzione e cuore verso tematiche che anche noi riteniamo prioritarie: legalità, trasparenza e cura per le persone". Lo scrive in una nota la giunta del Comune di Bibbiano, dopo l'ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari per il primo cittadino nell'inchiesta 'Angeli e demoni'.  "Abbiamo assoluta certezza che Andrea - prosegue la giunta - abbia sempre operato nel rispetto delle norme. La nostra fiducia incondizionata va al lavoro della Magistratura, che ci auguriamo faccia luce sui fatti al più presto. Prima che come sindaco, conosciamo Andrea come uomo e siamo assolutamente convinti della sua estraneità ai fatti".

Solidarietà ad Andrea Carletti arriva anche dall'Unione reggiana dei Comuni della Val D'Enza, i cui servizi sociali sono travolti dall'inchiesta.  Il presidente dell'Unione Carlo Perucchetti, evidenzia infatti "il nostro riconoscimento per la dedizione e l'impegno che Carletti ha sempre profuso in questi anni all'interno dell'Unione. Siamo certi che le indagini non faranno altro che confermare la correttezza del suo operato".