Giovedì 18 Aprile 2024

Sequestrate e violentate: l’orrore a 13 anni

Treviso, due ragazzine prigioniere per una notte nella casa di un conoscente. Il racconto ai genitori e le denunce: arrestato un operaio

Migration

Una notte da incubo per due ragazzine 13enni, sequestrate fino al mattino da un 45enne che ne ha abusato sessualmente, nel garage della sua abitazione. Quando sono tornate libere le due amiche sono tornate a casa e hanno raccontato tutto ai genitori, facendo scattare la denuncia nei confronti dell’uomo, un operaio straniero.

Le ragazzine lo conoscevano, e avrebbero confermato che si erano recate a fargli visita di loro iniziativa. L’uomo è ora nel carcere trevigiano di Santa Bona, accusato di violenza sessuale, aggravata dalla minore età delle vittime, e sequestro di persona. La vicenda, che ha elementi ancora da chiarire, è avvenuta l’11 novembre scorso. Solo pochi giorni fa però, con l’esito delle analisi di laboratorio su alcuni indumenti e pc sequestrati in casa dell’indagato, sono scattate le manette, in esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare disposta dal gip del Tribunale di Treviso Angelo Mascolo.

Le due adolescenti sarebbero rimaste sequestrate un’intera notte, e costrette a subire abusi da parte dell’operaio. Nel garage erano stati predisposti un letto e un computer, dov’erano stati caricati filmati pornografici che l’accusato, secondo quanto è stato ricostruito, avrebbe mostrato alle due tredicenni. Il portone della rimessa era sbarrato, e l’individuo ha impedito in tutti i modi alle minorenni di fuggire; le due amiche sono così rimaste in balìa del loro aguzzino per molte ore.

Solo al mattino il 45enne si è deciso a liberarle. Nel frattempo i genitori, non vedendole rientrare durante la notte, si erano recati alla polizia per denunciare la scomparsa delle figlie. Ma qualche ora dopo – era già il pomeriggio del 12 novembre – le due adolescenti si sono presentate a casa, ed hanno raccontato ai familiari cosa avevano subìto. Così i genitori sono tornati dalle forze dell’ordine, questa volta per denunciare l’operaio per violenza. Durante la perquisizione in casa del 45enne gli agenti hanno sequestrato un materasso, fazzoletti e altri materiali. Le analisi di laboratorio avrebbero evidenziato tracce del Dna di almeno una delle ragazzine. Nel corso dell’interrogatorio di garanzia l’arrestato si è avvalso della facoltà di non rispondere, e al momento resta in carcere.