Mercoledì 24 Aprile 2024

Si ribalta con l’auto del papà: muore a 15 anni

Pozzuoli, illeso l’amico che era con lui. Ha rubato le chiavi e si è messo alla guida, i conoscenti: non era la prima volta che lo faceva

Giuseppe De Pasquale, morto a 15 anni alla guida del'auto del padre

Giuseppe De Pasquale, morto a 15 anni alla guida del'auto del padre

Napoli, 4 dicembre 2019 - Avrebbe spento sedici candeline lunedì prossimo. Ma Giuseppe De Pasquale perde la vita prima di arrivare a quella festa a cui teneva tanto e alla quale aveva già invitato tanti amici del Rione Toiano a Pozzuoli (Napoli). Muore in un incidente tragico mentre guida, senza patente, la Smart bianca del padre. Sono le 19 di lunedì e l’automobile, condotta dal giovane inesperto, sfreccia lungo il rettilineo di viale Europa. All’altezza dell’incrocio con via Antonino Pio, nel quartiere Toiano. Qui abita con i genitori. La piccola utilitaria bianca, per cause che saranno accertate dalle forze dell’ordine intervenute sul posto, perde improvvisamente l’aderenza alla strada, sbanda e si capotta, ribaltandosi con orribili capriole fino ad arrestarsi in modo funesto davanti al marciapiede. È probabile che proprio l’alta velocità, combinata all’inesperienza del ragazzo, siano le cause principali alla base del tragico incidente.

Le condizioni di Giuseppe, in macchina con un suo coetaneo, appaiono da subito disperate: il corpo, sbalzato fuori dall’abitacolo, viene trovato in fin di vita a oltre dieci metri dall’auto carambolata. La corsa disperata al pronto soccorso dell’ospedale puteolano ‘Santa Maria delle Grazie’ risulta vana tanto che già in strada va in scena la disperazione dei familiari e dei residenti. Pochi minuti dopo il ricovero, il cuore del sedicenne smette di battere. Il secondo ragazzo a bordo se la caverà, invece, in pochi giorni, avendo riportato ferite non gravi.

Ci sarà ora da ragionare su come il giovane abbia sottratto le chiavi al genitore e si sia messo alla guida. Su questo punto sono già al lavoro i carabinieri e gli agenti della polizia municipale di Pozzuoli. "Sono nato senza chiederlo e morirò senza volerlo. Quindi lasciatemi vivere come voglio" scriveva profeticamente, sui social, qualche tempo fa. Di certo non era la prima volta che Giuseppe si metteva al volante senza avere l’età e la licenza per guidare. "Lo faceva spesso. Gli piaceva farsi vedere dagli amici e dalle ragazze, ma è normale, lui era speciale" dicono ora i conoscenti, raccontando il carattere di Giuseppe che aveva come motto sul suo profilo Facebook: "Mollare e arrendermi non sono parole nel mio vocabolario". Una natura antagonista, con un rancore sordo verso forze dell’ordine che avevano messo nei guai alcuni suoi familiari.