Super Green pass, in Italia multe fino a mille euro. Le novità dal 6 dicembre

In Grecia vaccino obbligatorio per gli over 60: sanzione di 100 euro per ogni mese senza profilassi. Vienna imporrà l’antidoto da febbraio, contravvenzioni sino a 7.200 euro contro chi violerà la norma

Dal prossimo lunedì saranno intensificati i controlli delle forze di polizia

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Roma, 1 dicembre 2021 - Vita sempre più più dura per No vax e No pass ma anche per i vaccinati guariti o tamponati che non utilizzano le mascherine dove queste sono richieste, anche all’aperto come accade in molte città. La stretta è oramai a livello europeo. Secondo una bozza di provvedimento all’esame del parlamento, i cittadini austriaci che rifiuteranno di vaccinarsi a partire da febbraio, quando l’immunizzazione contro il Covid-19 diventerà obbligatoria nel Paese, incorreranno in pesanti multe. Se l’ordine di vaccinarsi verrà rifiutato due volte la multa sarà di 3.600 euro, se la violazione della legge sulla vaccinazione Covid "metterà a serio rischio altre persone o se l’ordine verrà ancora ignorato", la multa salirà a 7.200 euro.

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In Grecia è invece entrato in vigore l’ obbligo di vaccinarsi contro il Covid-19 per tutti i cittadini che hanno compiuto 60 anni. A partire dal prossimo 16 gennaio, qualora si dovessero rifiutare dovranno pagare una multa di 100 euro per ogni mese in cui non verranno vaccinati. E anche la Germania, l’annuncio è del cancelliere in pectore Olaf Scholz, che è favorevole, "valuterà entro fine anno l’obbligo vaccinale" che potrebbe partire tra febbraio e inizio marzo. E anche qui, per chi si rifiutasse scatterebbero pesanti multe.

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In Italia il combinato disposto di norme nazionali e comunali disegna una griglia sempre più rigorosa a tutela della salute pubblica. In molte città – Milano, Bologna, Varese, Bergamo, Brescia, Como, Monza, Cremona, Pesaro, Aosta, Vicenza, Padova, Bolzano, Trento, Napoli, Jesolo mentre a Torino partiranno da sabato 2 e a Firenze, Viareggio e Alessandria scatteranno dal sabato 4 dicembre – hanno deciso per l’obbligo di mascherina all’aperto, di solito in centro (ma a Monza l’obbligo è per tutto il territorio comunale). E altre (da Genova a Bari, Cagliari e Ravenna) attendono una norma nazionale omogenea – chiesta dal presidente dell’Anci De Caro – per farlo. In alcune città come Milano, l’amministrazione comunale ha deciso di rinviare le multe al 6 dicembre, ma in altre città già fioccano i verbali da 400 euro (se pagati entro 60 giorni) fino a mille euro.

Ma, attenzione, non ci sono solo le multe per le mascherine non indossate in centro. Come previsto dal dpcm di novembre chi trasporta in auto persone non conviventi deve indossare e far indossare la mascherina (o far sedere i passeggeri sul sedile posteriore), altrimenti è passibile di multa da 533 a 1.333 euro. Lunedì 6 dicembre entra in vigore il Green pass "rafforzato" (solo vaccinati o guariti) già in zona bianca. Chi accede nei luoghi dove è previsto – spettacoli, eventi sportivi, ristorazione al chiuso, feste, discoteche e cerimonie pubbliche – senza il Pass ’rafforzato’ rischia la multa da 400 a 1.000 euro. Chi accede nei luoghi dove è previsto – treni ad alta velocità o interregionali, aerei, trasporto pubblico locale (autobus, tram, metropolitane), palestre e piscine, alberghi – senza il Green pass ’base’ rischia sempre la multa da 400 a 1.000 euro.

Tra i nodi delicati c’è quello del trasporto pubblico locale. Con le nuove norme scatta infatti l’obbligo di avere il Green pass "base" (tampone molecolare valido 72 ore oppure tampone antigenico valido 48 ore) anche per i mezzi pubblici locali. Scatteranno le verifiche ma le aziende municipalizzate lamentano un numero inadeguato di controllori; e ci sono anche dubbi che questi ultimi possano verificare la certificazione verde come gli agenti di pubblica sicurezza. Si punterà a fare verifiche a campione, con il supporto delle forze dell’ordine, all’ingresso delle fermate della metropolitana ed a quelle dei bus. "Le forze di polizia intensificheranno dal 6 dicembre i controlli sulla certificazione verde – osserva il sottosegretario all’Interno Carlo Sibilia –, ma con buonsenso: non è il caso di dividere il mondo tra guardie e ladri".

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