Giovedì 25 Aprile 2024

Segreteria Pd, ancora dubbi Sorpresa Schlein: nessun vice Venti nomi per far contenti tutti

Bonaccini ottiene l’ingresso di Alfieri e Baruffi. Restano i malumori degli ex renziani. Gli esteri a Peppe Provenzano, fedelissimo della leader. Oggi l’annuncio ufficiale.

Segreteria Pd, ancora dubbi  Sorpresa Schlein: nessun vice  Venti nomi per far contenti tutti

Segreteria Pd, ancora dubbi Sorpresa Schlein: nessun vice Venti nomi per far contenti tutti

di Cosimo Rossi

"Non sembra una segreteria rivoluzionaria", confida chi in questi anni si è più volte trovato a trattare gli equilibri di gestione del Pd. Ma a sei settimane dalla vittoria delle primarie "ancora i giochi non sono fatti", in vista del varo della segretaria del nuovo Pd guidato da Elly Schlein annunciato per oggi. E che parrebbe esser improntata a un ricambio generazionale ancor più che politico, all’insegna insomma di molti volti nuovi. Per accontentare e rappresentare tutti, tutte le "sensibilità" o "conventicole" a seconda dei punti di vista, la segretaria ricorrerà probabilmente a tutti i posti a disposizione: venti persone, il massimo consentito dallo statuto (che stabilisce una segreteria compresa tra 12 e 20 componenti). Ma occorrerà attendere gli ultimi aggiustamenti notturni per un quadro definitivo.

A scanso di complicazioni, intanto, non ci sarà nessun vice ad affiancare Schlein in rappresentanza di questa o quella componente: troppo difficile individuare vice in grado di accontentare tutti. Pur nel quadro della "gestione unitaria", condivisa sin dall’indomani delle primarie col presidente Stefano Bonaccini, non sono molto soddisfatti gli esponenti dell’area di Base riformista. Bonaccini ha sì ottenuto l’ingresso in segreteria di Alessandro Alfieri, coordinatore di Base riformista e del suo braccio destro Davide Baruffi. E tuttavia il ruolo chiave di responsabile esteri, al quale puntava Alfieri, è andato al fedelissimo della segretaria Giuseppe Provenzano. Alfieri avrà la delega alle riforme e il Pnrr, Baruffi agli enti locali. I neoulivisti saranno invece rappresentati da Pina Picerno, anche se non come vice come si auguravano. Per la maggioranza sono sicuri gli ingressi di Gaspare Righi all’organizzazione, Marco Furfaro all’editoria e comunicazione, Marco Sarracino al sud. L’orlandiano Antonio Misiani (commissario in Campania) sarà quasi sicuramente confermato come responsabile economia. All’ex capogruppo Debora Serracchiani dovrebbe invece esser affidata la giustizia, ad Alessandro Zan i diritti, a Marta Bonafoni la parità di genere. In lizza per un incarico anche Cecilia D’Elia, Stefania Bonaldi e Andrea Pacella. Per articolo 1 dovrebbe entrare in segreteria l’ex sottosegretaria all’economia Cecilia Guerra. Mentre Jasmine Corallo è sicuramente più indicata di Mattia Santori a rappresentare le ex Sardine nella nuova segreteria. Non smentisce il possibile incarico alla cultura lo scrittore Maurizio De Giovanni, che parlando ieri a Radio1 si è detto "onoratissimo e felicissimo" di un’eventuale chiamata da parte della nuova segretaria. Che ieri ha incontrato al Nazareno il co-presidente della Spd Saskia Esken.

Ma soprattutto ha guadagnato l’adesione al partito da parte dell’eurodeputato ed ex medico di Lampedusa Pietro Bartolo. Intervenendo a Radio Immagina, la web radio del Pd, Bartolo ha dichiarato che era già in procinto di aderire al partito, "ma la cosa che mi ha convinto definitivamente è stato aver sentito Schlein dire “mai più accordi con la Libia“. Questo mi ha fatto capire che c’è un vento nuovo".