Mercoledì 24 Aprile 2024

Se il draghicidio è senza mandanti

David

Allegranti

Il giorno dopo, a draghicidio consumato, congiurati e utili idioti iniziano a fischiettare di mattina presto. A sentirli sembra che Mario Draghi si sia politicamente suicidato da solo, lasciandoci con il dubbio: siamo nel Metaverso o nel Sottosopra? Ma d’altronde che cosa ci si potrebbe aspettare da chi non ha avuto neanche il coraggio di votare contro la fiducia al governo di cui fa parte, cercando di non prendersi le inevitabili responsabilità.

"La crisi di governo è stata determinata esclusivamente dai comportamenti di Pd", dice Attilio Fontana, governatore lombardo, "che ha cercato di destabilizzare presentando delle proposte di legge assolutamente divisive, e poi dai 5 Stelle che concretamente hanno tolto il loro sostegno al governo". Draghi e l’Italia - aggiunge Matteo Salvini - sono state vittime, da giorni, della follia dei 5Stelle e dei giochini di potere del Pd". Il presidente del consiglio, spiega Giorgio Mulè di Forza Italia, "è stato mal consigliato dai congiurati del Pd e da qualcuno a a palazzo Chigi". Danilo Toninelli, già ministro dei Cinque stelle, si dice certo: "È colpa di Mario Draghi" (e invoca il ritorno del fasciocomunista Dibba). Dunque c’è Beppe Conte, in forma smagliata e in diretta da Marte, che ai deputati del M5S dice con qualche settimana di ritardo: "Se le altre forze politiche vogliono continuare questa esperienza (di governo, Ndr) non saremo noi a metterci di traverso". Poteva mancare Enrico "Campolargo" Letta, che dimentica le responsabilità dirette dell’ex alleato Conte, nutrito a pane e Nazareno dai consigli tailandesi di Goffredo Bettini? "A partire dalla giornata di oggi, dobbiamo avere gli occhi di tigre. Nei momenti che passerete alle nostre feste, che sono tantissime in tutta Italia, comunicate con gli occhi di tigre ai militanti". Oppure sarà l’occhio della madre. Oppure gli occhi del cuore di Boris.