Scuole chiuse, il mea culpa di Sala "Con la dad abbiamo esagerato"

Molti sindaci chiedono di riaprire. "Sottovalutato il disagio dei ragazzi"

Migration

Sulla scuola "stiamo chiedendo troppo e abbiamo esagerato". Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala (in foto), parlando con Carlo Calenda durante un evento online, a proposito della chiusura delle classi per via del Covid. "Non voglio giudicare cosa sta succedendo in questi giorni , ma abbiamo un po’ sottovalutato, non possiamo non vedere il disagio: si stanno sviluppando patologie gravissime da disagio. Io da sindaco me la prendo ogni tanto con i gruppi di ragazzi fuori dai locali, ma stiamo chiedendo troppo. È stato azzerato quello che è nel mezzo tra la casa e gli ospedali".

E il primo cittadino, intervenendo all’evento ‘Next Generation EU: Milano e il ruolo della città, ha messo nel mirino anche la dad. "Abbiamo esagerato con la didattica a distanza".

Un mea culpa che non è solitario. "Chiudere le scuole è stato un errore per la sicurezza di tutti, oltre a essere una scelta che ha gettato nel caos e nel disagio sociale ed economico migliaia di famiglie", ha affermato nei giorni scorsi il sindaco di Parma Federico Pizzarotti, in una lettera aperta condivisa con altri colleghi del territorio parmense. "La scuola non è il problema e deve tornare aperta – conclude Pizzarotti – perché si è dimostrata il luogo più sicuro in cui tracciare e contenere il virus".

Un sentimento condiviso anche da Davide Galimberti, sindaco di Varese: "Occorre garantire l’apertura delle scuole dopo Pasqua. Non possiamo permetterci un periodo di chiusura troppo lungo per i nostri ragazzi. A chiederlo sono genitori che mettono al centro l’istruzione e il diritto alla socialità dei propri figli".