Per approfondire:
Parola d’ordine: ridurre al minimo la didattica a distanza. Cioè fare in modo che l’obbligo di quarantena non demolisca quel poco che il Covid ha lasciato della normale didattica scolastica, con i suoi effetti negativi sulla preparazione di alunni e studenti. Cambia la strategia per i contagi nella scuola: meno quarantena e più test. Le novità sono contenute nella bozza con le "Indicazioni per l’individuazione e la gestione dei contatti di casi Covid-19 in ambito scolastico" redatta dall’Istituto Superiore di Sanità, dai ministeri della Salute e dell’Istruzione e con il contributo di due Regioni. Sette pagine, aggiornate al 7 ottobre, che si pongono l’obiettivo di "semplificare" le procedure. Si tratta di una bozza, che non è quindi ancora entrata in vigore, in attesa della firma condivisa di tutti i soggetti. Green pass al lavoro dal 15 ottobre Che succede se c'è un positivo in classe? Secondo lo schema, nelle scuole primarie e secondarie, in presenza di un caso positivo tra gli alunni, i compagni saranno sotto "sorveglianza con testing". Ovvero tutti – compresi gli insegnanti – dovranno fare il tampone, rapido o molecolare. Gli alunni o studenti con risultato negativo dei test potranno tornare in classe, e sarà necessario fare un tampone ulteriore a 4-5 giorni dal primo. Dunque, niente quarantena per tutti. Resta, però, sempre l’obbligo di mascherina. E se i positivi sono due? Se, tra i contatti, dovesse risultare un secondo alunno positivo, la quarantena scatterà solo per i compagni non vaccinati e durerà 10 giorni. Coloro che sono vaccinati o negativizzati negli ultimi sei mesi potranno rientrare in classe e continuare le lezioni in presenza, anche se saranno sottoposti ai tamponi di controllo. Quando scatta la quarantena di classe? In presenza di due casi positivi tra i contatti del primo contagiato – quindi se in totale tre ...
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