Mercoledì 24 Aprile 2024

Scuola, ok delle Regioni alle regole Iss. Miozzo: "Obiettivo è riaprire e tenere aperto"

Via libera con una sola modifica. Resta da risolvere il nodo dei mezzi pubblici. Cts: "Al completo per massimo 15 minuti". De Luca: "In condizioni attuali impossile riaprire". Presidi: ritardi inspiegabili

Riapertura scuole, ok delle regioni al documento Iss (Ansa)

Riapertura scuole, ok delle regioni al documento Iss (Ansa)

Roma, 27 agosto 2020 - Scuola, dopo la fumata nera di ieri e i mugugni dell'opposizione, oggi è stato fatto un passo avanti per la riapertura in sicurezza: la Conferenza delle Regioni ha dato l'ok, con una sola modifica, al documento dell'Iss con le regole da applicare.  Resta un punto da risolvere, quello dei mezzi pubblici per il trasporto degli studenti: il tavolo è aggiornato a domani. Intanto dal presidente del Cts Agostino Miozzo arriva un appello a usare tutte le precauzioni in classe, perché se "il nostro obiettivo è aiutare il sistema scolastico ad aprire in sicurezza, ancora più importante è aiutare il sistema a mantenere aperta la scuola in sicurezza". Miozzo immagina anche l'uso di mascherine trasparenti per i docenti.

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Il via libera delle Regioni

Via libera della Conferenza delle Regioni al documento con le "Indicazioni operative per la gestione di casi e focolai di SARS-CoV-2 nelle scuole e nei servizi educativi dell'infanzia". "A parte una modifica per renderlo più coerente con gli altri documenti - ha spiegato la coordinatrice all'Istruzione, Cristina Grieco, assessore in Toscana - è stato condiviso. Domani c'è la conferenza unificata è ci sarà il via libera definitivo". "È bene avere tutti una linea di condotta uguale", prosegue l'assessore Grieco. Diversa è invece la situazione che riguarda il trasporto: il tavolo sui trasporti è stato aggiornato a domani. "Vediamo intanto il Cts come si esprime oggi - spiega l'assessore Grieco - la situazione complessa ma sugli organici c'è stata ieri una risposta. Pian piano ci stiamo arrivando a trovare una quadra; il problema rimane quello del trasporto degli studenti".

L'avvertimento di De Luca

"Governare questa fase sarà difficile. Saremo chiamati a decisioni importanti tra una o due settimane. Nelle condizioni attuali non è possibile aprire le scuole. Non so cosa saranno in grado di fare in due settimane, ma avremo scelte complicate da fare", ha detto il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca.

Il Cts: non ci sono certezze

C'è una grande "incertezza della comunicazione scientifica, non ci sono certezze, non c'è uniformità non solo in Europa ma in tutto il mondo: non c'è un Paese che faccia quello che fa il paese limitrofo. Questo genera problemi: siamo chiamati a dare indicazioni, ed è frustrante sapere che noi stessi non siamo in grado di dare certezze granitiche a chi deve pianificare", esordisce il presidente del Cts Agostino Miozzo davanti alla Commissione Istruzione della Camera.  "Tutti si rendono conto che ci sono rischi ma sono valutati sul piatto di bilancia che sono assoluti sulla necessità di riaprire la scuola", ha proseguito Miozzo. Distanziamento, uso mascherine, igiene, rimangono fondamentali - ha chiarito Miozzo - come prevede anche la comunità scientifica. "Noi abbiamo adottato il parametro del metro e su quello abbiamo dato l'impostazione su tutto". 

Quanto alla mascherina, la regola è che dai 6 anni in su è necessario indossarla in classe se non c'è la distanza di un metro tra gli studenti. Miozzo ribadisce: "Non è dannosa, non crea danni a chi la indossa. La stessa Società italiana di pediatria - ha ricordato - ha dichiarato che non esistono problemi nel vestire la mascherina anche per i bambini di piccola età, a meno che non abbiano patologie o altre difficoltà".

Bus, capienza massima solo per 15 minuti

Miozzo ha poi affrontato il tema dei trasporti: "Se si vuole riempire lo scuolabus deve essere ben predisposto un tempo al massimo di 15 minuti per il contatto stretto": il percorso dei ragazzi sullo scuolabus alla massima capienza deve essere inferiore al quarto d'ora. E ancora: "Sul trasporto pubblico locale abbiamo dato alcune indicazioni che stiamo formalizzando: necessità di aumentare il numero corse, riorganizzazione degli orari di ingressi e uscite per dilazionare gli orari di punta, disinfettanti a bordo dei mezzi di trasporto, sollecitazione all'uso della app Immuni".

Sileri: tamponi e vaccino influenza

Il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri sottolinea: "Bisogna implementare la sanità di territorio - dice a radio Cusano Campus - Serve un uso spregiudicato dei tamponi come è accaduto ieri quando siamo arrivati a quasi 100mila. Il vaccino, soprattutto quello anti influenzale, aiuterà a discriminare un'infezione da covid da una che non lo è. Sarà di aiuto". 

I presidi: ritardi inspiegabili

Un ritardo "inspiegabile" e "pericoloso" perché "rischia di vanificare gli sforzi immani che tutti nella scuola hanno fatto finora", dice il presidente dell'Associazione nazionale presidi, Antonello Giannelli, commentanso la mancata intesa sui trasporti. "Non e' possibile scoprire il 27 agosto che esiste un problema di trasporto pubblico - prosegue Giannelli - Lo sappiamo da mesi. E' un fatto noto e scontato. Se c'è l'esigenza di aumentare le corse perché non lo hanno messo in conto mesi fa?".

Docenti fragili in Veneto

Sono centinaia in Veneto i docenti e gli impiegati amministrativi che chiedono di non rientrare a scuola a settembre perché "lavoratori fragili". Si va da chi soffre di asma e allergie a chi sta completando cicli di chemioterapia. Il governatore del Veneto, Luca Zaia, interviene per dire che "la scuola è gestita dal governo e fino a quando non avremo l'autonomia in Veneto non abbiamo alcuna competenza".

Le raccomandazioni dei pediatri

"Il buon senso sarà la guida che permetterà a bambini e ragazzi di non portare per 5 ore consecutive la mascherina. Con un'applicazione ragionevole della norma, infatti, non ci sarà la necessità di averla sempre". Si può evitare "nei tanti momenti della vita scolastica in cui la distanza di un metro - meglio due - viene garantita", dice il presidente della Federazione italiana medici pediatri (Fimp), Paolo Biasci.  "E' importantissimo che ci sia una regola di protezione - spiega il pediatra - ma è altrettanto importante che ci sia ragionevolezza nelle modalità con cui sarà seguita. Sono d'accordo con i colleghi che considerano un'utopia far portare agli alunni, soprattutto ai più piccoli, la mascherina per tante ore. Ma sono convinto che non sarà necessario un tempo così prolungato. Con i banchi singoli e una diversa gestione degli spazi, penso sia possibile un uso sostenibile della mascherina".