Martedì 23 Aprile 2024

Scuola, meno Dad e quarantene No della Lega ma Draghi non tratta

Il premier: "Capisco le vostre difficoltà ma ho deciso così". Green pass illimitato per chi ha la terza dose

di Alessandro Farruggia

È una Italia sempre più aperta per i vaccinati. Arrivano il Green pass illimitato per i vaccinati con booster; zone rosse senza restrizioni per chi è in regola con le immunizzazioni; una rivoluzione nella scuola con i vaccinati o guariti che non andranno più in Dad, mentre le quarantene, passano da 10 a 5 giorni, e le soglie di intervento si innalzano. Arriva poi più flessibilità per i turisti vaccinati all’estero, preziosa per chi come russi e cinesi, non ha i nostri vaccini e con un tampone potrà accedere alle attività per le quali è rischiesto il Green pass rafforzato. "I provvedimenti di oggi vanno verso una ancora maggiore riapertura del Paese", dice il premier Mario Draghi.

È la linea per la quale si era battuta (anche) la Lega ed è quindi paradossale che pure ieri il partito di Matteo Salvini si sia fragorosamente smarcato, non votando il decreto. È una mossa che segue una linea che da giorni vuol sottolineare la propria “diversità“ dopo il fallimento della campagna per il Quirinale. L’obiettivo è non dar tregua a Draghi, per logorarlo. E così il ministro Giorgetti, capo delegazione della Lega al governo, non ha partecipato alla Cabina di regia che si è tenuta prima del Cdm, sostituito dal ministro del Turismo Garavaglia ed è stato assente anche al Consiglio dei ministri. Alla seduta hanno preso parte invece gli altri due ministri della Lega, che però non hanno partecipato al voto sul decreto Covid. Motivo del dissenso, viene fatto filtrare, la non equiparazione tra vaccinati e non vaccinati nelle scuole.

Il che non ha fermato Draghi. "Capisco le difficoltà, gli scrupoli e le perplessità – ha replicato alla Lega – ma questo è. La distinzione tra vaccinati e non, anche nelle scuole, va introdotta". E così è stato. Ma la maggiranza è in agitazione per la mossa della Lega. "Quanto accaduto oggi in Cdm – osservano fonti Pd – é un atto preoccupante che rischia di aumentare l’instabilità. Ci auguriamo che da domani la maggioranza torni compattamente al fianco del presidente del Consiglio". Da parte sua, il premier pare sereno. "La scuola in presenza – ha sottolineato – è la nostra priorità. Veniamo incontro alle esigenze delle famiglie, che trovano il regime delle quarantene troppo complicato e restrittivo. E vogliamo limitare di molto l’uso della didattica a distanza". "Oltre alla scuola – ha aggiunto il premier – c’è poi la decisione di eliminare le restrizioni in zona rossa per chi è vaccinato. Inoltre, la validità del Green pass per chi ha tre dosi, oppure due dosi ed ha già avuto il Covid, – diverrà indefinita".

"Nelle prossime settimane – ha promesso Draghi – andremo avanti su questo percorso di riapertura e annunceremo un calendario di superamento delle restrizioni vigenti". Questo è solo l’inizio. Per dirla con Roberto Speranza, "è un tempo nuovo".