
Roma, 18 settembre 2023 – La riforma degli istituti tecnici e professionali approda oggi in Consiglio dei ministri. L’obiettivo è facilitare il passaggio dal mondo della scuola a quello del lavoro perché – come spiega il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara – questo “canale formativo deve tornare a essere di serie A”, visto che offre “grandi opportunità a tanti giovani”.
La riforma è caldeggiata anche dall’Ocse, che nel suo ultimo rapporto sottolinea come "in Italia, il 40% dei giovani di 15-19 anni è iscritto a percorsi di istruzione secondaria superiore a indirizzo tecnico-professionale, rispetto al 23% dell'area dell'Ocse”. “Nonostante i percorsi di Ifp (istruzione e formazione professionale) siano ampiamente diffusi – evidenzia però il rapporto –, i risultati ottenuti dagli studenti sono inferiori rispetto alla media dell'Ocse. I tassi di occupazione dei diplomati dell'Ifp dopo uno o due anni dal conseguimento del titolo sono i più bassi in tutta l'Ocse, con una percentuale pari al 55%.
Ecco dunque, nel dettaglio, cosa prevede il disegno di legge.