Giovedì 18 Aprile 2024

Scuola, via i voti alle elementari. Si torna ai giudizi

Dal prossimo anno scolastico cambiano i sistemi di valutazione. La maggioranza trova l’accordo sul concorso degli insegnanti

Si studia la riapertura delle scuole (Dire)

Si studia la riapertura delle scuole (Dire)

Roma, 28 maggio 2020 - La mediazione proposta dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte regge e, dopo giorni di accordi saltati all’ultimo miglio, la maggioranza supera le divisioni e nell’esame del dl scuola raggiunge l’intesa sul concorso per l’immissione in ruolo di 32mila precari. Mentre un emendamento Pd approvato sempre in Commissione Cultura prevede che alle elementari dal prossimo anno scolastico la valutazione finale degli alunni non sarà più espressa con i voti numerici ma con un giudizio.

"Si stabilisce - ha spiegato la senatrice Pd Vanna Iori - che nella scuola primaria i bambini non possano essere considerati dei numeri. Dare un 4 può essere un macigno pesante da comprendere mentre una valutazione più complessiva prende in considerazione le caratteristiche del bambino". Viene così mandata in soffitta la norma introdotta nel 2008 all’epoca della ministra Maria Stella Gelmini, che infatti ieri si è detta contraria alla novità: "È un errore e un ritorno al pregiudizio contro gli insegnanti che certo non abusano nei confronti di bambini fra 6 e 10 anni di voti clamorosamente negativi, contro il merito e contro i bambini".

Tornando al concorso e al resto del dl scuola, è previsto che gli insegnanti con almeno tre anni di professione alle spalle nelle scuole italiane (sostegno compreso) dal primo settembre saranno in cattedra con un contratto a tempo determinato, scelti sulla base dell’anzianità e dei titoli. Solo più avanti – e non ad agosto come volevano, prima dell’accordo, Movimento 5 Stelle e Italia Viva – ci sarà il concorso, con una prova scritta a risposta aperta (e non più un test a crocette, già criticato da più parti, sindacati in testa), che si farà dopo l’estate, presumibilmente in ottobre, al massimo a novembre. Chi parteciperà potrà svolgere la prova anche in un posto diverso rispetto a dove concorre. La prova deve essere superata con un punteggio minimo di sette decimi ed è distinta per classi di concorso e tipologia di posto. Possono partecipare docenti con tre anni di servizio anche nella scuola paritaria, ma in questo caso solo per l’abilitazione.

Passata in commissione anche l’apertura delle graduatorie provinciali: gli iscritti potranno indicare, per la costituzione delle graduatorie di istituto, fino a 20 scuole di provincia in cui hanno presentato domanda di inserimento per ciascuno dei posti o classi di concorso cui abbiano titolo. E poi c’è il tema del rientro a scuola a settembre. È pronto il ‘vademecum’, presentato dal presidente della Federazione italiana medici pediatri, Paolo Biasci, ai ministri della Salute, Speranza, e dell’Istruzione, Azzolina, con le regole per evitare nuovi lockdown : orari scaglionati di ingresso e di uscita, misurazione della temperatura corporea con termoscanner, sforzo per favorire i piccoli gruppi per gli asili nido e le materne, mascherina opportuna per i bambini più grandi e per il personale scolastico solo quando non sia possibile rispettare il distanziamento di almeno un metro.