Scuola, ripartono l'Alto Adige e Vo' Euganeo. Azzolina: cattedre scoperte? Come ogni anno

Si mette in moto la macchina: 91mila tra bambini e ragazzi tornano sui banchi in provincia di Bolzano. Riaprono gli asili anche a Milano. Campania, sierologico obbligatorio. Il ministro dell'Istruzione: "Ritardi? Consegnare 2,4 milioni di banchi è uno sforzo enorme". Il virologo Pregliasco: "I casi Covid saliranno"

Scuola, misurazione della temperatura in un asilo nido (Imagoeconomica)

Scuola, misurazione della temperatura in un asilo nido (Imagoeconomica)

Roma, 7 settembre 2020 - Il ritorno sui banchi prende il via. L'Alto Adige ha inaugurato, come capofila in Italia, l'anno scolastico post Covid. Sono 91.797 in tutto i bambini e ragazzi che questa mattina sono tornati all'asilo e a scuola dopo una pausa durata dal marzo scorso, ovvero esattamente sei mesi. Riapertura anche a Vo' Euganeo (primo focolaio in Italia con Codogno), dove riparte la materna. Rientro anticipato oggi anche a Mortara, nel Pavese, dove c'è un istituto comprensivo che ha deciso di giocare d'anticipo. ln Piemonte c'è l'eccezione del di Valdengo, nel Biellese, che ha annunciato di voler partire oggi.

Il ritorno in classe, programmato a livello nazionale per il 14 settembre, porta con sé nuove sfide proprio a causa delle speciali misure di sicurezza derivanti dalla necessità di prevenire una ulteriore diffusione della pandemia di Coronavirus.

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Molte regioni però si sono mosse diversamente: il Friuli aprirà i plessi il 16 settembre, la Sardegna il 22 settembre, la Puglia, la Campania, la Calabria, la Basilicata e l'Abruzzo, invece, il 24 settembre, dopo il referendum. In generale la ripartenza avverrà in date e modalità anche da città a città e persino da istituto a istituto. La scuola materna nella Provincia di Trento è ripartita il 3 settembre, in molte Regioni, come in Lombardia, riapre oggi ma con orari almeno inizialmente più corti rispetto al passato. A Roma i nidi capitolini riapriranno il 9 settembre, le scuole dell'infanzia il 14.

Campania, sierologico obbligatorio

Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, oggi ha annunciato: "Dal punto di vista sanitario renderemo obbligatorio in Campania lo screening sierologico per tutto il personale scolastico. A livello nazionale si è deciso che è volontario. In Campania dovrà essere obbligatorio".

L'Azzolina si difende

"Consegnare 2,4 milioni di banchi è uno sforzo enorme, è ingiusto essere accusati di ritardi. In due mesi li consegneremo. A settembre sarà quasi completamente coperta la primaria, poi entro ottobre tutto il resto", ha detto la ministra dell'Istruzione, Lucia Azzolina, alla trasmissione 'Agorà' su Rai 3. I docenti con fragilità? "Sono poche centinaia di persone, non certo trecentomila. Se poi parliamo di supplenti e concorsi, ogni settembre, anche negli anni scorsi, i titoli sono sempre gli stessi, 'caos scuola'. Le nomine dei supplenti si sono sempre fatte due-tre giorni prima dell'inizio della scuola, non è una novità di quest'anno". Azzolina ha poi aggiunto che "ci saranno spazi Covid ad hoc all'interno della scuola" per verificare le condizioni degli studenti: "Si chiamano i genitori e si mettono in contatto con il Dipartimento di igiene territoriale, si farà il tampone e se c'è positività, grazie al registro dei contatti si capirà quante persone devono andare in quarantena. Gli studenti in quarantena cominceranno a fare didattica a distanza e ci sono contributi alle famiglie per lo smart working".

Pregliasco: i casi Covid saliranno

Il virologo dell'università degli Studi di Milano Fabrizio Pregliasco, sempre ad Agorà, ha spiegato che con la riapertura delle scuole "sicuramente ci sarà un rialzo del numero di casi", anche perché la ripresa dell'anno scolastico "coincide con l'autunno" e quindi con il ritorno degli altri virus respiratori e dell'epidemia di influenza. Pregliasco, sottolineando che mentre la probabilità di una seconda ondata" di Covid-19 resta al momento "un aspetto teorico, l'influenza ci sarà, potrebbe nascondere" le infezioni da Sars-CoV-2 e ne "faciliterà l'aumento. Così come le temperature", considerando che notoriamente "gli sbalzi termici favoriscono tutti i virus respiratori e anche il Coronavirus". Il virologo sottolinea che "sicuramente i bimbi più piccoli hanno una minore capacità di trasmissione" della Covid-19 "e questo ci fa ben sperare rispetto all'effetto complessivo dell'apertura". Una ripartenza "doverosa, giusta e necessaria - ha precisato Pregliasco - ma anche una sfida, uno stress test per tutto il sistema". La ripresa delle attività didattiche coinvolge infatti "8 milioni di bambini e di ragazzi e 2 milioni di operatori", ma più in generale riguarda "metà della popolazione italiana coinvolta in qualche modo come persona a contatto con i giovani". La seconda ondata di Sars-CoV-2 va dunque vista come "un rischio", "un elemento verso cui attrezzarci essendo molto attenti e pronti al massimo dell'assistenza".