Mercoledì 24 Aprile 2024

Scuola, compagni di banco i veri congiunti. Ci conoscono meglio dei fratelli

L’idea della De Micheli per aggirare il distanziamento non è così assurda. Per molti è già così, anche tra i vip

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Giampaolo Pansa non amava Giulio Tremonti. Lo definiva "uno con la faccia del compagno di banco che non passa mai il compito". Oggi non sarebbe contento: se lo ritroverebbe quasi parente. Uno che respira l’aria e i virus di casa, una specie di zio acquisito o di cognato con cui condividere il perimetro di un bus senza fare favori al Covid. La proposta della ministra De Micheli di equiparare ai congiunti la popolazione di una scuola è solo apparentemente bizzarra. Aggira con virtuosismo le regole del distanziamento che ci siamo imposti ma istituzionalizza quello che sapevamo da sempre: i compagni di classe sono gli esseri umani che ci sono più vicini. Ci conoscono meglio dei fratelli, condividono paure e merendine, scrivono con noi l’epica dell’infanzia e dell’adolescenza creando serbatoi preziosi di nostalgia.

Un sito specializzato si è divertito a stilare la lista delle dieci figure topiche nell’ecosistema dell’istruzione: il secchione, il parassita, il chiacchierone, il fashion blogger, il professorino, l’ansioso, l’addormentato, il suggeritore, il social-dipendente, il maniaco dell’ordine. Ognuno ci aggiunga il suo. Ma nessuno può negare che gli individui designati dal caso a scalare i gradini del sapere al nostro fianco sono diventati la grammatica per decifrare la realtà, una proiezione in scala delle conquiste e dei fallimenti di relazione futuri. Quindi è chiaro che non saranno loro a contagiarci sul tram. Dovremo rinunciare alla comproprietà di un piano di formica e a una forma di intimità esclusiva ma potremo considerarli parte di una grande famiglia.

"Descrivi il tuo compagno di banco" è uno dei primi temi che tutti siamo stati chiamati ad affrontare, l’alba degli sforzi diplomatici a venire. Elementari, medie, liceo. Devi sentirteli dietro tutti i giorni, sempre gli stessi occhi attaccati alla schiena. L’antropologia che si occupa di ricchi e famosi si è divertita a scoprire chi ha diviso la classe con chi. Intenerisce sapere che hanno fatto insieme le elementari a Trastevere Ennio Morricone e Sergio Leone, e chi non pagherebbe per essere stata la mosca sul loro intervallo. Così Verdone e Christian De Sica, poi diventati congiunti sul serio, che da adulti hanno ammesso di avere seguito la migliore scuola di recitazione osservando i professori. All’estero è tutto un pullulare di aule condivise fra vip. Matthew Perry di Friends ha fatto le elementari con il futuro premier canadese Justin Trudeau. E pure il mea culpa per un episodio di bullismo ai suoi danni: "Eccelleva in tutti gli sport ed eravamo tutti invidiosi di lui. Lo abbiamo picchiato. Forse era l’unico che pensavamo di potere pestare".

A scuola insieme sono andati Barbra Streisand e Neil Diamond, la moglie di John Travolta Kelly Preston e Barack Obama, Matt Damon e Ben Affleck, la tenuta della cui amicizia a Hollywood è leggendaria. Il blasonato Eton College ha ospitato la formazione del principe William di Inghilterra e degli attori Eddie Redmayne e Tom Hiddleston. Anche qui un pentimento postumo: a rugby tutti volevano placcare il futuro re d’Inghilterra ed era lui a prendersi tutti i colpi. Natalie Portman oggi definisce "supercattivo" l’ex compagno di scuola Jared Kushner, genero di Donald Trump. Perché va bene la coppia innocente Paris Hilton e Lady Gaga uscita da un istituto di suore, benissimo l’amicizia inossidabile fra Kate Hudosn e Liv Tyler. Ma il vero terrore, scriveva Kurt Vonnegut, è svegliarsi una mattina e scoprire che i tuoi compagni stanno governando il mondo.