Scuola al via, la super app resta un mistero

Piattaforma ancora indisponibile, ai 7mila presidi solo manuali e tutorial. Il rodaggio domani con la prima campanella, ma si rischia il caos

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di Giovanni Rossi

I più curiosi sono i settemila dirigenti scolastici. Oggi molti di loro, con ragionevole fiducia, proveranno a entrare nella piattaforma per il controllo automatico del Green pass del personale scolastico promessa dal ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi per domani mattina, 13 settembre, data di inizio delle lezioni per 4 milioni di studenti. Funzionerà? Chi ieri ha tentato l’accesso, per vedere e capire, non ha avuto soddisfazione. Servizio indisponibile. Unica consolazione il ripasso di manuali e tutorial in attesa della campanella di domani. Ma in queste condizioni – di partenza senza rodaggio – alla fiducia deve corrispondere un sano pragmatismo.

"Ci aspettiamo che la piattaforma sia agibile e fruibile – spiega con pacatezza Cristina Costarelli, dirigente scolastico del liceo scientifico Newton di Roma nonché presidente dell’Anp Lazio –. Ma in questo primo giorno io, così come altri colleghi, ordinerò al personale di controllare i Green pass con l’App sin qui utilizzata. Non possiamo rischiare disservizi nei controlli". E il pensiero corre immediatamente a quei dirigenti scolastici "che hanno 7-8, a volte anche 10 plessi, da verificare". "Mi sembra prudente che la piattaforma sia vista prima dai dirigenti scolastici – continua la numero uno dei presidi del Lazio –. Almeno per qualche giorno c’è bisogno di entrare in contatto con la nuova modalità di controllo, che raccoglie tutto il nostro favore ma deve essere provata". Se non ci saranno intoppi, la soluzione predisposta dal ministero velocizzerà gli ingressi di professori e personale Ata, liberando le risorse che dal 1° settembre sono dislocate ai cancelli.

"Una differenza non da poco – spiega Costarelli – perché, nel caso della app, ogni Green pass va registrato e verificato come quando accediamo ai ristoranti disponendo un filtro in ingresso, mentre quando la piattaforma entrerà a regime ogni scuola troverà in un’unica videata tutti i propri lavoratori in organico". Così, interrogando una sola volta il sistema, previa spunta degli assenti di giornata per malattia, riposo, permessi o altre ragioni, la piattaforma darà il suo responso: pallino verde per chi è in regola con il Green pass, spia rossa per chi non lo è. E solo in questo secondo caso il dirigente dovrà attivarsi per gli approfondimenti chiedendo anzitutto spiegazioni all’interessato: la spia rossa potrebbe infatti non essere frutto di scelta No vax o negligenza del docente, ma dipendere anche da ritardi di registrazione di vaccini o tampone o da errori di altro tipo.

La previsione che il professore non in regola con la normativa debba immediatamente abbandonare la scuola desta qualche preoccupazione. Perché in un Paese in cui solo quaranta giorni fa il sistema di prenotazione vaccinale del Lazio è stato hackerato, nessuno può riporre fiducia incondizionata nel funzionamento di sistemi così delicati. In questo senso l’innovazione di una specifica causale di assenza per mancanza di Green pass all’interno del sistema Sidi (per il controllo di presenze e stipendi del personale della scuola) non fa dormire sonni tranquilli a chi sceglierà la strada di tamponi continuativi con altrettante procedure di registrazione per restare in regola. In caso di quattro assenze ingiustificate per mancanza di Green pass, scatterà infatti la sospensione da stipendio e lavoro. È poi ancora da capire se la piattaforma consentirà la verifica del Green pass dei supplenti o se il controllo sarà demandato alla app.

Alla Sogei, la società generale di informatica del ministero dell’Economia, sono ore di accanite verifiche. Nonostante la scelta di automatizzare i controlli sul Green pass scolastico sia arrivata solo a fine agosto, l’auspicio è di riuscire a rispettare la tempistica indicata con un debutto senza eccessivi disservizi. Il ministro Bianchi incrocia le dita. Ma gli esperti si attendono un lunedì complicato. Con concreti rischi di code e disagi.