Giovedì 25 Aprile 2024

Scuola, meno bocciati nel 2018. Ma 1 su 5 rimandato a settembre

Dati del Miur sugli scrutini di giugno. Accanto all'incremento delle promozioni aumentano gli studenti delle scuole superiori (22%) che devono riparare almeno una materia con insufficienze

Scrutini (Foto Ansa)

Scrutini (Foto Ansa)

Roma, 20 agosto 2018 - Meno bocciati agli scrutini di giugno nella scuola secondaria superiore, ma aumentano gli studenti “rimandati a settembre“ che devono cioè recuperare almeno una insufficienza per essere ammessi alla classe successiva. In crescita i promossi nel primo ciclo. Questo quanto emerge dalle rilevazioni sugli esiti degli scrutini finali per l’anno scolastico 2017-2018 (dati Miur, ministero dell’istruzione) nelle scuole secondarie di I e II grado e degli Esami conclusivi del I ciclo di istruzione. In crescita i promossi nel cosiddetto primo ciclo. Per quanto riguarda la secondaria di primo grado (scuola media) i promossi sono il 98,1%, contro il 97,7% dell’anno scorso. A livello regionale, il tasso di ammissione alla classe successiva più elevato si registra in Basilicata (99,1%), a seguire Puglia e Molise (98,7%).

Aumentano anche gli ammessi all’Esame di Stato: negli scrutini di giugno sono stati il 98,4%, contro il 98% di un anno fa. In calo, invece, studentesse e studenti che hanno conseguito la licenza: sono il 99,5% quest’anno, contro il 99,8% del 2016-2017. Risultati incoraggianti anche per quanto riguarda le scuole secondarie di II grado, dove solo il 7,1% degli studenti dovrà ripetere l’anno scolastico. Una lieve flessione rispetto all’anno scolastico passato, il 2016-2017, quando i non ammessi alla classe successiva sono stati il 7,5%. Il calo è omogeneo tra tutti i percorsi di studio, anche se resta confermato il maggior picco di ripetenti negli Istituti professionali (con l’11,9% dei non ammessi) e negli Istituti tecnici (con il 9,5%).

Il primo anno di corso è quello che sembra presentare le maggiori criticità, con la percentuale più elevata di non ammessi alla classe successiva (l’11,2%). Gli scrutini di fine anno nella secondaria di II grado fanno emergere, dicevamo, un incremento nelle posizioni da sanare: alunne e alunni che devono recuperare almeno una insufficienza sono il 22,4% (uno su cinque), contro il 21,7% del 2016/2017. Sardegna e Lombardia, rispettivamente con il 28,6 e il 26,2% di studentesse e studenti con giudizio sospeso, sono le regioni con le percentuali più alte. Puglia e Calabria quelle con le più basse (con 16 e 16,8%).

Negli Istituti tecnici la percentuale maggiore di alunne e alunni con insufficienze da recuperare (il 26,8), subito dietro gli Istituti professionali (con il 24%) e quindi i Licei (con il 19,2%). Risultano al momento ammessi alle classi successive (in attesa delle verifiche finali per chi ha un giudizio sospeso) il 70,5% delle studentesse e degli studenti. Nei Licei il picco dei promossi, con il 76,7% del totale degli alunni. Una percentuale che è del 64,1% negli Istituti professionali e del 63,7 negli Istituti tecnici. Umbria (con il 78,2%), Calabria (con il 77,6%) e Puglia (77,3%) risultano essere le regioni con la più alta percentuale di alunni che hanno superato l’anno scolastico. Sardegna e Lombardia quelle con la più bassa.